Promossi a pieni voti gli studenti che hanno sparato a una docente di Rovigo con un’arma a pallini

I legali dell’insegnante fanno sapere di essere pronti scrivere una lettera al ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara

Promossi a pieni voti gli studenti che hanno sparato a una docente di Rovigo con un’arma a pallini
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La notizia della promozione dei due studenti che lo scorso 11 ottobre spararono con una pistola a pallini in una scuola di Rovigo ha mandato su tutte le furie l’insegnante che quel giorno era in classe e solo per un caso fortuito non fu colpita agli occhi. Per gli alunni il bersaglio era proprio lei. Oltre a puntare l’arma contro il suo volto, filmarono l’episodio facendo girare il video sui social media. La docente di scienze, Maria Cristina Finatti, 61 anni, denunciò l’intera classe per la spiacevole vicenda, anche se in realtà gli studenti coinvolti erano cinque, due in particolare. Adesso, a fine anno scolastico, i ragazzi hanno superato brillantemente il giudizio degli insegnanti guadagnandosi la promozione con la media dell’otto e con un nove in condotta.

La reazione della docente vittima di bullismo

La scelta del dirigente scolastico dell’Itis “Viola Marchesini” e degli altri insegnanti di promuovere gli studenti denunciati dalla professoressa Finatti non è andata giù a quest’ultima che, come fanno sapere i suoi legali, è pronta a scrivere una lettera al ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara. “Ha subito uno schiaffo morale, oltre al danno fisico”, hanno detto gli avvocati. Come riporta il Corriere della Sera, verranno chiesti anche i documenti scolastici degli alunni coinvolti, per capire che tipo di valutazione è stata fatta in merito all’episodio incriminato.

La mancata sospensione

I legali della professoressa Finatti imputano alla dirigenza scolastica la mancata sospensione degli studenti, ma soprattutto vogliono vederci chiaro sulla promozione a pieni voti dei ragazzi. Per un episodio simile, anche se dai risvolti più gravi, come quello della scuola di Abbiategrasso, nel Milanese, dove un alunno ha accoltellato la sua docente, le decisioni prese sono state diverse. Lo studente è stato sospeso e successivamente bocciato. L’insegnante di scienze di Rovigo si aspettava che quegli alunni indisciplinati subissero almeno la stessa sorte.

La posizione della difesa

L’avvocato dell’alunno che ha sparato con la pistola a pallini ha parlato di un “episodio circoscritto” e del fatto che il ragazzo ha avuto un rendimento scolastico brillante. Anche il provveditore Roberto Natale ha fatto riferimento alla valutazione degli insegnanti in base ai risultati scolastici.

A quanto pare, la dirigenza dell’Its ha preferito avviare un percorso educativo interno, invece di utilizzare il pugno duro. La professoressa Finatti, intanto, non si arrende. Si rivolgerà al ministro Valditara chiedendo giustizia per quello che secondo lei è un atto gravissimo su cui non si può soprassedere.

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