"Rischiamo di morire congelati". Bloccate sul Monte Bianco due cordate di alpinisti

Due cordate, una di alpinisti italiani e una di alpinisti coreani, sono bloccate sul Monte Bianco: impossibili i soccorsi per condizioni meteo proibitive. Altissimo rischio ipotermia

"Rischiamo di morire congelati". Bloccate sul Monte Bianco due cordate di alpinisti
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Da sabato ci sono due cordate di alpinisti rimaste bloccate sul Monte Bianco. Finora tutti i tentativi di recuperarli sono andati a vuoto a causa delle condizioni meteo avverse e più passa il tempo e meno possibilità ci sono di ritrovarli vivi. Le cordate sono una italiana e una coreana e sono rimaste bloccate sul versante francese del monte. Sia gli italiani che i francesi, a piedi e con gli elicotteri, hanno tentato di arrivare nel punto indicato nelle richieste di soccorso ma purtroppo non c'è stata alcuna possibilità di arrivarci in sicurezza e ora si stanno studiando altre soluzioni in attesa di un miglioramento delle condizioni, che però potrebbe arrivare quando potrebbe essere già troppo tardi.

Nel pomeriggio di oggi una squadra transalpina ha provato via terra, dall'Aiguille di Midi, mentre una seconda squadra ha provato a farsi lasciare in elicottero al rifugio Gouter, per proseguire anch'essa via terra. Ma è stato dichiarato quasi subito l'abbandono per condizioni proibitive e solo domani si riprenderà a cercarli, sperando che le condizioni siano migliori. Gli alpinisti sono in tutto quattro, due in ogni cordata. Degli italiani si conosce esattamente la posizione, a circa 4600 metri di quota, mentre dei due coreani non si ha notizia. "Non vediamo nulla, veniteci a prendere, rischiamo di morire congelati", hanno detto durante una delle ultime chiamate ai soccorsi i due italiani.

Stando a quanto ricostruito dal soccorso, i due italiani sono partiti nella notte tra venerdì e sabato dal Rifugio des Cosmiques per seguire una delle vie tradizionali per l'ascesa. L'allarme è stato lanciato sabato pomeriggio, quando il maltempo li ha colti nei pressi della cima, quando avevano già iniziato la discesa. Sono stati inghiottiti dalla nebbia, che ha impedito loro di proseguire a causa della scarsa visibilità. Per il momento, i quattro sono dati per dispersi. Dei sudcoreani non si hanno più notizie da sabato, i loro telefoni risultano spenti e non si riesce a trovare una traccia gps per individuarli. Il Peloton d'haute montagne è riuscito ad arrivare a 4200 metri ed è la squadra che più si è avvicinata: il che è emblematico delle condizioni che ci sono da due giorni in quota.

Il rischio per gli alpinisti è che sopraggiunga l'ipotermia, che potrebbe togliere ogni possibilità di salvezza ai quattro. Fortunatamente, i soccorsi nella giornata di sabato sono riusciti a recuperare altri due alpinisti e a salvarli.

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