Scontri tra pro-Gaza e polizia: bombe carta e fumogeni. Cosa è successo a Roma

L’unico momento di tensione nel corteo contro il governo e per la Palestina organizzato oggi nella Capitale da Potere al Popolo è stata la mossa a sorpresa dei collettivi della Sapienza

Scontri tra pro-Gaza e polizia: bombe carta e fumogeni. Cosa è successo a Roma
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Scontri tra polizia e studenti, con qualche bomba carta lanciata dai manifestanti e due tre fumogeni sparati in risposta dalla polizia (e rilanciati al mittente dagli studenti). L’unico momento di tensione nel corteo contro il governo e per la Palestina organizzato oggi nella Capitale da Potere al Popolo, e con la presenza di circa 5mila manifestanti (ma erano 10mila secondo gli organizzatori) tra centri sociali, studenti dei collettivi e delle tendopoli, Carc, movimenti a favore della causa palestinese, palestinesi, sindacati di base, operai dell’Ilva, disobbedienti vari e disoccupati, è stata appunto la mossa a sorpresa dei collettivi della Sapienza. Che, mentre il serpentone partito da piazza Vittorio era quasi in dirittura d’arrivo a Porta Pia, si sono uniti al corteo con una certa difficoltà. Il servizio d’ordine degli organizzatori ha infatti impedito che il gruppo potesse entrare nel cuore della manifestazione, permettendo ai ragazzi dei collettivi, tra i quali alcune decine avevano il volto travisato da cappucci neri, di unirsi al corteo solo nello spezzone di coda. E una volta dentro, il gruppo di circa trecento persone si è subito fatto notare, prima lanciando, oltre agli slogan, palloncini pieni di vernice rossa contro la sede dello Stato maggiore dell'Aeronautica Militare, poi svoltando senza preavviso dal percorso autorizzato, che correva lungo via Castro Pretorio, e imboccando invece una traversa, via Vicenza, che porta in direzione della stazione Termini.

Qui la polizia è intervenuta per sbarrare la strada ai ragazzi dei collettivi che, proteggendosi dietro a uno striscione che inneggiava a una “intifada studentesca” - striscione peraltro “blindato” da una struttura rigida in plexiglass che lo aveva reso una sorta di maxiscudo - e forti di una netta superiorità numerica, dopo lo scambio di bombe carta e fumogeni hanno spinto gli agenti contro un furgone, gridando slogan contro la guerra e contro il governo. La polizia ha comunque respinto il tentativo, reagendo con una carica e spingendo gli studenti nuovamente verso il corteo.

Nel corso della manifestazione sono inoltre state bruciate due foto della presidente del consiglio Giorgia Meloni, una in compagnia del presidente Usa Joe Biden, l’altra con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Ultime intemperanze all'arrivo del serpentone a Porta Pia, dove il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato da Matteo Salvini, è stato bersagliato da bucce di melone, altro “omaggio” alla premier.

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