
Da alcuni mesi, le Questure di tutta Italia hanno intensificato i controlli serali nelle città del Paese nell'ambito della prevenzione dei crimini. Le volanti sono in strada per salvaguardare la sicurezza dei cittadini e suggerire una percezione minore di insicurezza, nonostante tutti i rischi che comunque esistono e sono evidenti a chiunque si ritrovi per la strada al calar del buio. Lo dimostra l'ennesima aggressione ai danni della Polizia di Stato compiuta da un immigrato irregolare, un 30enne nigeriano, a Como, ai confini del centro storico cittadino.
Erano circa le 20.30 di martedì 18 febbraio quando una volante della Polizia di Stato ha incrociato un uomo che camminava a passo svelto in via Dante, con il cappuccio tirato fin sulla testa e sul volto. La percezione è che non volesse farsi riconoscere e cercasse di passare inosservato. A quel punto la volanta si è fermata e gli agenti a bordo sono andati incontro all'uomo per una identificazione di routine. Quando l'hanno raggiunto, lo straniero ha mostrato immediatamente segno di insofferenza che sono sfociati rapidamente in una vera e propria aggressione fisica. Con diversi pugni ha raggiunto il volto di una poliziotta mentre gli agenti cercavano di convincerlo a collaborare all'identificazione. A quel punto lo straniero è stato bloccato, non senza fatica, caricato in auto e portato nella Questura del capoluogo lariano, dove si è proceduto con l'identificazione.
Si tratta di immigrato senza permesso di soggiorno, scaduto nel 2022 e mai rinnovato, con all'attivo numerosi nomi falsi forniti durante le precedenti identificazoni, con una lunga lista di svariati precedenti di polizia. È stato arrestato per resistenza, violenza, oltraggio e lesioni aggravate a pubblico ufficiale e denunciato per aver fornito false identità. La poliziotta è stata medicata in ospedale e le sono stati dati 5 giorni di prognosi per curare le ferite. "La consapevolezza di non dover mai rispondere, se non in modo blando, per le violenze nei confronti degli operatori delle forze dell'ordine fa sì che questi episodi irragionevoli, che mettono a repentaglio non solo la sicurezza dei cittadini ma anche di chi veste una divisa, continuino incessantemente", ha denunciato il segretario generale del Sap, Stefano Paoloni.
"Da tempo invochiamo l'approvazione del Ddl Sicurezza, approvato alla Camera dei Deputati ma ancora fermo al Senato, perché contiene norme più severe per chi usa violenza a pubblico ufficiale, ma anche aggravanti per lesioni gravi, nonché bodycam per tutti gli agenti", ha concluso Paoloni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.