Il capogruppo della Lega in Regione Lazio Angelo Tripodi è da anni che avanza sospetti sulla gestione del sistema di accoglienza dei migranti, in particolare nella provincia di Latina. Rilievi, denunce, esposti, interrogazioni: un mare di documenti che finalmente ora sono stati presi in considerazione dalla procura che ha aperto un fascicolo che vede indagata Marie Therese Mukamitsindo , suocera del deputato Aboubakar Soumahoro.
La Coop Karibu in provincia di Latina gestiva la gran parte dell’accoglienza. Come è venuto a conoscenza delle cose che non andavano?
"Era l'11 maggio 2018 quando denunciammo le commistioni tra Pd e Karibù. Affidamenti senza gare, proroghe, affitti di immobili alla coop dai dipendenti pubblici e persino l’assunzione di un assessore ai servizi sociali di Roccagorga in quota Pd, che definirei inopportuna. Naturalmente arrivò la difesa d'ufficio con le unghie e con i denti dell'allora Sindaco del Pd. Non solo, andammo qualche giorno dopo a Monte San Biagio. Trovammo un tugurio in un Cas con l’assessore Arcangelo Di Cola dopo una colluttazione. Materassi a terra, fogna a cielo aperto e immondizia ovunque. Intervenni con l’allora prefetto Maria Rosa Trio, poi il centro fu chiuso".
Lei per primo ha parlato di commistione tra Pd e Karibu. In che termini sospetta di questa connessione?
“Nei Comuni governati dal Pd sono arrivati flussi ingenti di fondi pubblici alla Karibu. Spesso e volentieri, le risorse sono state affidate senza una gara. Poi le proroghe su proroghe.
Le sembra normale che un Comune affidi centinaia di migliaia di euro alla Karibu, perché risulta "un soggetto che gestisce servizi analoghi nel distretto dei Monti Lepini"? E ancora: i media nazionali, regionali e locali stanno accendendo i riflettori sulle condizioni disumane nei centri, ad esempio Latina e Roccasecca dei Volsci. Le persone lamentano la carenza di cibo, energia, acqua calda e riscaldamento. Perché il Pd non prende le distanze da questo sistema? Intanto, i consulenti della coop sono stati amministratori del Pd fino alle assunzioni nella coop vicine ai dem. Mi fermo su altre coincidenze...”
C’è un legame tra Karibu e le inchieste in altre procure sul tema accoglienza?
"La suocera del deputato ha legami con Carmine Federico, socio della Promidea impresa sociale srl e presidente della coop Promidea. E’ indagato dalla Corte dei Conti sul presunto danno erariale milionario nella gestione migratoria in Calabria, insieme all’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano. Il Consorzio Aid della suocera di Soumahoro ha avuto la sede legale dal 2009 al 2014 a Rende (Cosenza) in via Crati 48/C, proprio allo stesso indirizzo di Promidea. Il 31 dicembre 2009 Aid ha approvato il bilancio: il presidente è Marie Terese Mukamitsindo e il segretario è Carmine Federico. Sarà un caso? L’emergenza migratoria calabrese è connessa all’accoglienza nel Lazio e a Sezze, ma anche con la Lega Braccianti e i ghetti nel Foggiano. Infine, Aid ha approvato i bilanci 2012-2014 nella sede di Karibù a Sezze, mantenendo la sede legale a Rende. La politica avrebbe dovuto approfondire prima di promuovere Karibu. Invece..."
Ma è possibile che sia solo la coop dei Soumahoro ad aver gestito in modo non corretto l’accoglienza?
"Ho più di qualche dubbio. Emergerà altro? Ho massima fiducia nella magistratura e negli investigatori. Più immigrati, più fondi pubblici. E’ il connubio che ha preso piede con il sindaco Damiano Coletta, impegnato a presenziare le sfilate di moda con Liliane Murekatete e la madre. Ci sono stati pochissimi controlli anche sugli immobili affittati alla coop, dove sembra esserci un sovraffollamento rispetto agli standard urbanistici. I servizi igienici sono inadeguati. Per non parlare dei problemi legati ad altre cooperative di Latina sia sull’accoglienza sia sui servizi sociali. Ad esempio, la “Nuova Era onlus” ha subito la liquidazione coatta amministrativa con il decreto dell’ex ministro Luigi Di Maio siglato il 30 agosto 2019. Mentre i vertici sono arrivati in giunta con Coletta. Ci sono troppe perplessità tra Pd e coop. Però non bisogna fare di tutta un’erba un fascio. Le dirò di più".
Prego...
"Sono un italiano d'Africa. I miei genitori, insieme alle sorelle Luana e Valeria, furono cacciati da Gheddafi nel 1970. Noi non avevamo nulla, lo stesso vale per i migranti. Non accetto gli scandali e lo sfruttamento.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.