Calpestate le bandiere italiane: ultimo sfregio degli antagonisti al Tricolore

Sventolano la bandiera della Palestina e bruciano quella dell'Italia: sono gli antagonisti di Giulianova, protagonisti dell'ennesimo insulto al Paese

Calpestate le bandiere italiane: ultimo sfregio degli antagonisti al Tricolore
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Il disprezzo e lo spregio che dimostrano gli antagonisti contro l'Italia ha pochi eguali. Mentre sventolano orgogliosi le bandiere di un altro Stato, quello palestinese, retto da un gruppo terroristico, fanno tessuto per stracci del Tricolore che rappresenta la Patria che dà loro tutele e protezione. È un modo strano quello degli antagonisti, che rifiutano tutto quello che è italiano ma continuano a vivere in questo Paese, a godere della sua civiltà e a insultare chiunque la pensi diversamente da loro, ovviamente gridando alla repressione a ogni piè sospinto. Uno degli ultimi casi eclatanti arriva dall'Abruzzo, dove negli ultimi weekend c'è stato il sorvolo delle Frecce Tricolori.

L'Airshow de L'Aquila è stato annullato a causa della morte di un uomo, un copilota degli elicotteri del 118 in servizio presso la Regione Abruzzo, che è purtroppo rimasto vittima di un incidente durante le operazioni di rifornimento. L'autocisterna lo ha inesorabilmente investito, senza lasciargli scampo. Tuttavia, nonostante sia stato annullato lo show in segno di lutto, non è stato cancellato il sorvolo delle Frecce Tricolori, anche in onore del pilota di elicotteri e così la lunga scia del Tricolore verde-bianco-rosso ha solcato i cieli dell'Abruzzo. A Giulianova, invece, la settimana prima si era svolto regolarmente a Giulianova, in provincia di Teramo, con uno splendido spettacolo sul mare. Tutto questo mentre, a terra, i soliti antagonisti giocavano a insultare il Paese. Abbiamo intercettato la rivendicazione di una sorta di "rubabandiera" che i centri sociali del "Campetto occupato" hanno organizzato in occasione dell'evento.

Le Frecce Tricolori che diventano "Fecce Tricolori" e la sfida a rubare "più bandiere dell'Itaglia" possibili. Un gioco con tanto di classifica e podio per chi ha portato a termine con maggior successo il compito. Al primo classificato, si legge nella rivendicazione "Una maglietta serigrafata del disegno di Zerocalcare (che sembra non c'entra ma c'entra)". Già, che c'entra Zerocalcare con gli antagonisti dei centri sociali che si rendono responsabili di vilipendio della bandiera? A quanto pare, il fumettista non ha contatti solo con gli anarchici di Torino ma anche con quelli di Giulianova, come dimostra la sua presenza in città ad aprile per un evento organizzato proprio dagli animatori del "Campetto occupato".

E il primo classificato, quello che ha vinto l'ambitissima maglia del fumettista, è stato premiato anche "per essersele portate in giro, anche davanti ai vigili, ed averle ridotte a cenere in pubblica piazza". Chissà cosa ne pensa il fumettista di queste "coraggiose" imprese.

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