Un ragazzino di dodici anni è stato stato vittima di bullismo a causa delle cicatrici e delle ferite riportate a seguito di un terribile incidente nella bassa veronese e sarà costretto a frequentare una nuova scuola. Queste le parole del padre: “Non abbiamo scelta, la nostra decisione è irrevocabile […] È inaccettabile che venga deriso e chiamato “mostro” perché è rimasto sfigurato e menomato a causa di un gravissimo incidente stradale, è impensabile che non venga tutelato dalla scuola […] La nostra decisione è definitiva, lo abbiamo ritirato e lo iscriviamo in un altro istituto. Vogliamo che ritrovi la serenità e che si senta protetto, non che pianga per le prese in giro e gli sbeffeggiamenti dei bulli”.
La storia del dodicenne
Era il 12 maggio, quando la vita del ragazzino è stata stravolta a soli dodici anni. Infatti, dopo aver avuto un grave incidente con il suo monopattino, a causa di uno scontro con un furgone è rimasto disabile ed invalido al 37 per cento, sfigurato in volto dalle cicatrici ed impossibilitato a svolgere qualsiasi sport da contatto.
Ad aggravare ulteriormente la situazione del dodicenne veronese, però, si sono aggiunti anche gli atti di bullismo da parte di compagni: “Preso di mira, pesantemente bullizzato a scuola, insultato proprio per le tumefazioni e le invalidanti ripercussioni fisiche e di apprendimento che gli ha provocato l’incidente. Nostro figlio prima giocava a rugby, era la vitalità fatta persona, ora sta lottando per recuperare e riprendersi, per lui è già una riabilitazione e un ritorno alla normalità molto arduo da affrontare. Ma in classe, anziché ricevere sostegno, viene bersagliato dai bulli” hanno raccontato i genitori al Corriere di Verona. I genitori hanno prontamente cercato sostegno presso l’Istituto che il ragazzino frequentava, ma a quanto pare, non hanno mai ottenuto riscontro.
Il caso in Parlamento
Il caso, nel frattempo, è diventato nazionale, tanto da essere arrivato in Parlamento. Il deputato di Forza Italia, Flavio Tosi, ha affermato: “Presento un’interrogazione per sollecitare al Ministero dell’Istruzione l’invio di ispettori. Bisogna ricostruire esattamente i contorni della vicenda, perché se davvero si fosse in presenza di un ragazzino bullizzato dopo un incidente e costretto a cambiare istituto, allora sarebbe gravissimo e significherebbe una sconfitta per l’intero sistema scolastico”.
Sebastian Amelio, dirigente dell’ufficio scolastico di Verona e provincia ha informato che l’Ufficio di Ambito Territoriale è intervenuto appena è stato informato della questione, richiedendo alla dirigente scolastica elementi informativi sulla vicenda. Amelio ha poi riferito: “Dagli elementi informativi forniti dalla scuola, si ricava che la scuola è intervenuta tempestivamente ed efficacemente predisponendo tutte le opportune misure organizzative. La vicenda è all’attenzione dell’amministrazione a tutti i livelli”.
Il presidente dell’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada, Alberto Pallotti, si è schierato fortemente a sostegno dei genitori: "L’assenza di provvedimenti seri e puntuali da parte della scuola ha portato
prima la famiglia a interrompere le lezioni e poi, vista la continua mancanza di risposte, a decidere di lasciare e abbandonare il plesso scolastico naturale del ragazzo. È una sconfitta per tutta la collettività".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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