Strage a Nizza, la beffa dei risarcimenti delle vittime: "Manca la traduzione"

Tra le 86 persone uccise nell'attentato a Nizza, il 14 luglio 2016, c'erano anche 6 italiani. La beffa dei risarcimenti bloccati per via di un cavillo burocratico: "Manca la traduzione degli atti processuali"

Strage a Nizza, la beffa dei risarcimenti delle vittime: "Manca la traduzione"

"Noi non abbiamo un simbolo come Aldo Moro, ma vogliamo che i nostri morti siano ricordati con la stessa dignità riservata ai caduti degli Anni di Piombo. Invece le vittime del terrorismo Jjhadista stanno finendo nell'oblio, non è stata costruita una memoria collettiva anche se l'Italia ha pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane". A dirlo sono Eliano D'Agostino e la moglie, Roberta Capelli, rispettivamente il figlio e la nuora di Angelo D'Agostino e Gianna Muset, la coppia di Voghera morta durante l'attentato a Nizza nel 2016. Cinque mesi fa, la Corte d'Assise speciale di Parigi ha emesso la sentenza relativa all'erogazione degli indennizi per i familiari delle vittime ma gli atti processuali non sono stati ancora inviati in Italia. "I risarcimenti sono bloccati perché manca la traduzione", spiegano Eliano e Roberta in una intervista al quotidiano Il Giorno.

Gli italiani morti nella strage a Nizza

Il 9 maggio (martedì) si celebra la Giornata nazionale in memoria delle vittime di terrorismo. Eliano e Roberta non andranno a Roma, resteranno a Voghera per inaugurare la panchina donata alla città in ricordo dei genitori. La coppia di coniugi, lui 71 e lei 68 anni, morì durante l'attentato del 14 luglio 2016 a Nizza. Tra le 86 persone uccise dal terrorista franco-tunisino Mohamed Lahouaiej Bouhlel, che invase con un tir la Promenade des Anglais travolgendo la folla, c'erano anche 6 italiani: i milanesi Mario Casati e Maria Grazia Ascoli, Carla Graveglio, il giovane italo americano Nicolas Leslie e, per l'appunto Angelo D'Agostino e Gianna Muset. L'attentore fu ucciso dalla polizia francese subito dopo la strage mentre gli 8 complici, tra fiancheggiatori e mediatori, sono stati condannati in primo grado con pene fino ai 18 anni di reclusione.

Gli indennizzi bloccati

Come ben ricorda Il Giorno, la Francia ha già versato gli indennizzi in favore dei feriti e ai familiari delle vittime. Sul fronte italiano, invece, la situazione è ferma. Per la completa erogazione della somma stabilita, oltre all'anticipo già corrisposto, serve una sentenza della Corte d'Assise speciale di Parigi: il documento è stato emesso cinque mesi fa ma manca la traduzione.

"Siamo in contatto con il ministero dell’Interno – spiega Eliano D'Agostino –e ci hanno comunicato che per concludere l’iter del risarcimento è necessario attendere l’invio degli atti processuali dalla Francia, con la relativa traduzione". Quanto alle tempistiche "Non abbiamo alcuna idea - conclude il figlio della coppia vogherese - Possiamo solo aspettare".

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