Padova, nigeriano aggredisce i poliziotti con l'ascia. Agente costretto a sparare

I due poliziotti sono riusciti a salvarsi riparandosi dietro un'auto: gli agenti hanno provato a fermare l'uomo, irregolare sul territorio, anche con taser e spray a peperoncino

Padova, nigeriano aggredisce i poliziotti con l'ascia. Agente costretto a sparare
00:00 00:00

Nuovo caso di aggressione contro le forze dell'ordine. A Padova, un cittadino nigeriano di 32 anni ha provato a colpire due poliziotti con una grossa ascia ed è stato arrestato all'alba a Padova per tentato duplice omicidio. Per fermarlo, ed evitare che riuscisse nel proprio intento, uno dei due agenti è stato costretto a esplodere alcuni colpi di pistola, colpendolo alle gambe. Lo straniero si trova ora piantonato in ospedale in stato di arresto.

L'episodio si è registrato attorno alle 4 di questa mattina nella centralissima via Trieste di Padova. Numerosi cittadini hanno segnalato la presenza di un uomo in stato di agitazione che brandiva pericolosamente un'ascia in centro città. Sul posto sono state fatte convergere alcune volanti che si trovavano in zona e per quasi un'ora gli agenti hanno tentato di calmare l'uomo, provando a indurlo a posare l'arma impropria. Nel frattempo, è stata fatta arrivare sul posto anche un'autoambulanza, visto lo stato di agitazione dello straniero. Sono stati sparati anche alcuni dardi con il taser nel tentativo di calmarlo, e nemmeno lo spray al peperoncino ha potuto nulla contro il nigeriano.

Dopo un'ora di tentativi andati a vuoto, attorno alle 5 del mattino, improvvisamente lo straniero è scattato, brandendo l'ascia, con l'obiettivo di colpire gli agenti. Uno dei poliziotti ha avuto la prontezza di ripararsi dietro un auto e solo per poco non è stato colpito con l'arma. Successivamente, ha puntato un ispettore che, sopo avergli intimato l'alt più volte, non avendo più margine per scampare all'aggressione e trovandosi con le spalle al muro, è stato costretto a sparare alle gambe del nigeriano per fermarlo ed evitare di essere colpito. A quel punto lo straniero è stato bloccato, posto in stato di arresto, e accompagnato con l'ambulanza nel vicino ospedale civico.

Una volta identificato, è emerso che l'uomo, che non è regolare nel Paese, è un richiedente asilo la cui istanza è stata rigettata. A suo carico ci sono alcune denunce per resistenza violenza e minaccia a pubblico ufficiale commessi nelle province di Padova e Venezia. "Non ha fine la catena di gravi episodi che con cadenza quasi quotidiana vede i poliziotti delle volanti di Padova e delle altre forze di polizia impegnate a fronteggiare una criminalità sempre più aggressiva ed impunità grazie alle leggi che nulla fanno per fornire ai colleghi quegli strumenti indispensabili per tutelare loro stessi e garantire la necessaria sicurezza delle nostre città", è la denuncia del Segretario Generale del sindacato di Polizia Fsp del Veneto, Maurizio Ferrara.

"Si tratta di un vero e proprio crescendo di odio e disprezzo nei confronti di quei poliziotti che ogni giorno con sempre maggiori difficoltà affrontano la strada non sapendo se e quando torneranno a casa", ha aggiunto, ricordando anche il recente episodio occorso a Verona. "È sempre la stessa, disprezzo per la polizia e inosservanza totale di ogni regola di civile convivenza", ha proseguito con malcelata rabbia per le continue aggressioni. "Non più tardi di ieri il Segretario provinciale generale FSP Polizia di Padova, Luca Capalbo, aveva preso posizione in ordine ai rischi che ogni giorno i colleghi purtroppo corrono anche nelle nostre stazioni. Non ha più senso continuare su questa strada. È ora di dire basta", conclude il segretario Ferrara.

Il Segretario Regionale veneto del Sap, Mirco Pesavento, sentito da il Giornale, sottolinea come "episodi del genere stanno capitando sempre più spesso a Padova. Circa un mese fa, una volante è stata circondata da una cinquantina di nigeriani e i colleghi hanno dovuto fare ricorso alle cure in Pronto Soccorso. Sono sempre più frequenti le situazioni in cui le volanti devono intervenire, stiamo avendo parecchi feriti nei servizi di controllo del territorio e anche di controllo di polizia giudiziaria con la squadra mobile". Va datto atto, prosegue Pesavento, "dell'impegno del Questore per quanto riguarda i servizi straordinari di pattugliamento del territorio, la Questura sta anche fornendo un numero molto alto di espulsioni di soggetti fermati e senza titolo per rimanere in Italia. Tuttavia, il Sap di Padova è preoccupato perché sempre di più sta accadendo che il normale servizio di controllo del territorio da parte di chi fa la volante poi sfoci in episodi importanti, proprio come quest'ultimo e quello registrato un mese fa".

"I poliziotti, con coraggio e determinazione, hanno agito mettendo a rischio la propria incolumità per fermare una minaccia concreta e salvaguardare i cittadini. Questo episodio non è un caso isolato: è la quotidianità per chi indossa la divisa. I poliziotti si trovano ogni giorno a fronteggiare situazioni di pericolo, spesso senza strumenti adeguati e in un contesto dove l’azione delle forze dell’ordine è troppo spesso ostacolata da burocrazia, lentezze legislative e politiche disconnesse dalla realtà", dichiara Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp. "Chiediamo con forza a tutti gli schieramenti politici di mettere da parte divisioni e ideologie, e di lavorare per dare alle forze di polizia le risorse necessarie per garantire la sicurezza del Paese. Non è più tollerabile che chi rischia la vita per proteggere gli altri debba farlo in condizioni di crescente difficoltà", conclude il segretario del Coisp.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, esprimendo vicinanza agli agenti coinvolti, ha espresso anche "ammirazione per il sangue freddo e la professionalità dimostrata nelle interminabili decine di minuti in cui hanno cercato di riportarlo alla calma e fargli abbandonare l'ascia". Quanto è successo, ha aggiunto, "è di enorme gravità, soprattutto pensando che l'aggressore aveva a suo carico già alcune denunce per minaccia e resistenza".

Elisa Cavinato, consigliere regionale padovana della Lega – Liga Veneta, mette in evidenza come questo episodio sia "l’ennesima conferma che Padova in certe zone e a certe ore si trasforma in un Far West. Una situazione intollerabile. per la quale c'è la massima solidarietà alle Forze dell’Ordine. Ma per la gravità della situazione di Padova ormai serve l’esercito".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica