Torino, blitz anti-G7 in tangenziale: traffico in tilt

Presenti attivisti di Extinction Rebellion, No Tav scesi dalla Val Susa, filo-palestinesi, membri di Cambiare Rotta e del centro sociale Askatasuna. Non sono mancati i momenti di tensione

Torino, blitz anti-G7 in tangenziale: traffico in tilt
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Manifestazione anti-G7 a Torino, clima rovente nonostante la pioggia. Dopo appena dieci minuti dal via, fissato in piazzale Galileo Galilei, il corteo ha occupato la tangenziale, al bivio tra la Milano-Aosta e la Savona-Piacenza, causando un gigantesco blocco stradale direzione Venaria Reale. Presenti centinaia di attivisti di Extinction Rebellion, No Tav scesi dalla Val Susa, filo-palestinesi, membri di Cambiare Rotta e del centro sociale Askatasuna. In testa lo striscione "Lottiamo contro le vostre guerre in difesa delle nostre terre". E ancora: "I governi del G7 distruggono il pianeta di tutti. Stacchiamo la spina a questo sistema".

Come riportato dalla Stampa, presenti le immancabili bandiere pro-Palestina (una è stata appesa a un cavalcavia) e No Tav. Sorvegliata dall'alto da elicotteri, la Reggia di Venaria è blindata, con blocchi all'ingresso dell'area pedonale. La tensione è altissima, come testimoniato dall'invito dell'amministrazione comunale ai privati di non lasciare le auto in sosta e ai negozi di abbassare le serrande. Il monito degli attivisti è un messaggio di sfida:"La pioggia non ci ferma".

Il blocco è durato quindici minuti, poi gli attivisti si sono diretti verso il centro di Venaria. Cresce la preoccupazione per i possibili scontri con il maxi-presidio delle forze dell'ordine tra carabinieri e polizia in tenuta antisommossa. Ricordiamo che la manifestazione segue il blitz degli eco-vandali di Extinction Rebellion al grattacielo di Intesa San Paolo a Torino.

Più di un centinaio di gretini hanno occupati la hall dell'edificio e hanno teso uno striscione tra i tiranti dell'edificio e chi si è incatenato bloccando gli ingressi: "A ridosso dell'inizio del G7, Extinction Rebellion sta portando l'attenzione su come gli stati rappresentati nel G7 abbiano scelto di continuare a sostenere il consumo di gas, ampliando il divario tra gli obiettivi politici e gli obiettivi basati sulle conoscenze scientifiche". Le autorità hanno denunciato sessanta persone per violenza privata.

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