Torture nel carcere di Torino, assolti tutti gli agenti: "Nessuna violenza o omertà su quanto accaduto"

Tutti assolti gli indagati per le presunte torture ai detenuti del carcere di Torino. Matteo Salvini esprime soddisfazione e ribadisce l'impegno di dotare del Taser gli agenti di polizia pentirenzia

Torture nel carcere di Torino, assolti tutti gli agenti: "Nessuna violenza o omertà su quanto accaduto"
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Tutti assolti gli indagati per le presunte torture ai detenuti del carcere di Torino. La Corte d’Appello del capoluogo piemontese ha sancito non c'è stata alcuna violenza e nessuna omertà su quanto avvenuto al padiglione C del carcere Lorusso e Cutugno di Torino, dove sono rinchiuse le persone condannate per reati sessuali.

Sono, dunque, cadute le accuse per l'ex direttore dell'istituto Domenico Minervini era stato condannato in primo grado a pagare una multa di 350 euro per omissione in atti di d'ufficio, ossia per non aver denunciato subito gli episodi di violenza. È stata, inoltre, confermata l’assoluzione dal reato di favoreggiamento per Giovanni Alberotanza, comandante della polizia penitenziaria all'epoca dei fatti. Il sottufficiale era stato accusato di aver coperto i propri uomini. Infine, è stato assolto anche l’agente Alessandro Apostolico, accusato di aver torturato un detenuto. Il poliziotto, che oggi è ispettore, era stato condannato in primo grado a nove mesi per il reato di abuso di autorità, ma oggi la Corte d’Appello ha stabilito che il «fatto non sussiste».

Il verdetto riguarda il filone del procedimento celebrato con il rito abbreviato, mentre è ancora in corso il dibattimento in cui sono a processo una ventina di agenti che, a vario titolo, sono accusati di aver picchiato e maltrattato i detenuti. I fatti risalgono al 2022 quando il garante dei detenuti di Torino Monica Gallo aveva fatto delle segnalazioni su ripetuti episodi di pestaggi e umiliazioni nei confronti di alcuni detenuti che erano stati isolati impropriamente in alcune celle e mostravano segni di scompenso psichico. Il vicepremier Matteo Salvini ha espresso“grande soddisfazione” per l'esito del processo:“Colgo l’occasione - ha detto - per ribadire solidarietà e stima a donne e uomini in divisa che proteggono gli italiani e lavorano con straordinaria professionalità anche nelle carceri. Il nostro impegno è quello di dotarli del Taser, perché sono troppi gli agenti aggrediti da detenuti violenti, spesso stranieri”.

Andrea Delmastro delle Vedove, sottosegretario alla Giustizia, esulta per una sentenza che "restituisce definitivamente giustizia e dignità a tre persone che, ingiustamente, per lunghi anni hanno subito la gogna mediatica di certa stampa e delle anime belle di sinistra".

E sugli agenti di polizia penitenziaria dice:"Non sono biechi torturatori o aguzzini, ma gente altamente professionalizzata e specializzata nella custodia di ogni sorta di criminale e nella gestione sicura delle carceri. Chissà se tutti coloro che troppo frettolosamente avevano già emesso sommarie e mediatiche condanne non avvertano, oggi, l'esigenza di chieder scusa alla Polizia Penitenziaria?".

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