Travolto da mail e messaggi: cosa succede all’omonimo di Nordio

Porta lo stesso nome e cognome ma fa l'ingegnere: ecco la quotidianità dell'omonimo del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e la richiesta più strana ricevuta finora

Travolto da mail e messaggi: cosa succede all’omonimo di Nordio

La stima di cui gode il ministro della Giustizia del governo Meloni, Carlo Nordio, non ha bisogno né di commenti e nemmeno di essere sottolineata ma il riflesso dello spessore politico e dell'uomo si evince tramite lo "tsunami" di richieste che sta ricevendo il suo omonimo travolto da centinaia di mail e messaggi quotidiani oltre alle telefonate e persino a inviti a cena.

Chi è l'omonimo

"L'altro" Carlo Nordio è un ingegnere originario di Chioggia, famoso Comune in provincia di Venezia, ma che ormai vive a Padova da anni come spiega il Corriere del Veneto. C'è anche una differenza d'età con il ministro, visto che l'ingegnere è un classe 1970 ma nel suo destino c'è anche la data di nascita, quel 2 giugno (Festa della Repubblica) che gli fa ricevere anche i complimenti per aver sfiorato la possibilità di diventare Presidente della Repubblica. Peccato, però, che la gente lo abbia scambiato per il politico ed ex magistrato italiano e non gli dia tregua.

"Mi immaginavano Presidente..."

Come detto, oltre al nome quel destino del 2 giugno non è passato inosservato: chi ha iniziato a contattarlo, centinaia di persone, lo ha fatto con sms sul telefonino ai tempi delle elezioni per il Quirinale. "Tutti erano molto felici di immaginarmi come Presidente della Repubblica definendomi 'illustre, di chiara fama, una persona retta'…un bell’impegno morale", ha raccontato al quotidiano. Anche l'omonimo sente la responsabilità di "essere inappuntabile" tant'é che prova comunque a rispondere a tutti con estrema pazienza e gentilezza. Quando riceve le telefonate racconta dell'istante di silenzio "in cui il mio interlocutore cerca di capire se si tratta di una presa in giro o meno. Poi, però, appena spiego l’omonimia, si finisce con lo scherzarci su".

Padre di cinque figli, il secondo di loro, 17 anni, da circa un anno segue proprio Fratelli d'Italia a Padova ed è solito scherzare con il padre prendendolo bonariamente in giro. "Quando gli chiedono 'Nordio? Parentela con …'. Lui risponde serafico: 'Mio padre si chiama Carlo, vedi tu'", correggendo subito l'equivoco ma vedendo divertito le facce che fanno gli interlocutori.

La richiesta più strana

Oltre a messaggi e mail, quando risponde al telefono la gente si scatena: da chi mantiene un corretto aplomb a chi si lascia andare come nel caso di un 75enne siciliano, avvocato, felice di credere di parlare con l'attuale ministro. Ebbene, dopo circa 30 minuti di chiacchierata, nonostante la spiegazione dell'omonimia, ha ricevuto l'invito a "una cena di pesce nel miglior ristorante di Palermo. Insomma, ci ho guadagnato un amico".

Andando ai dettagli tecnici, le richieste che riceve il finto ministro riguardano iscrizioni e tessere ad associazioni e onlus oltre a una serie di argomenti da affrontare nei vari tavoli di governo. "Devo dire molto ben argomentati e con un linguaggio forbito", conclude.

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