Il samoiedo è un cane da slitta, diverso dall’husky, più affettuoso, sembra quasi che sorrida, compagno festante, non certamente da caccia o da guardia. Adel era un samoiedo, uso l’imperfetto, perché ha concluso, non aveva nemmeno sei anni, la sua esistenza, in una pensione di Iolo, vicino a Prato. Lì era stata affidata, per il periodo breve delle ferie d’agosto, dai padroni sicuri che venisse accudita secondo le regole elementari di un qualsiasi centro cinofilo.
La storia risale al quattro anni fa. Adel ha sofferto i giorni di solitudine, la canicola estiva ha accentuato il suo malessere, il titolare della pensione ha trascurato quei primi segnali di inquietudine, anzi ha addirittura respinto l’intervento di una collaboratrice che aveva intuito la gravità del caso. Adel era dunque morta, di stenti, priva di cure, di aiuto, lasciata sola, abbandonata su un prato. Una telefonata della Polizia Municipale alla famiglia Scognamiglio, proprietaria del cane, ha informato del decesso di Adel. Portata allo zooprofilattico di Scandicci, l’autopsia ha accertato che Adel era in uno stato di decomposizione avanzato, dunque la sua morte era avvenuta almeno due giorni prima, nessuno del centro cinofilo si era accorto di quel dramma.
La famiglia ha sporto denuncia nei confronti della persona alla quale avevano affidato la cagnolina. Il processo è andato a sentenza quattro anni dopo, danno patrimoniale e affettivo, spese di interessi e lite, totale ventiseimila euro. Nulla in confronto al dolore provocato a Daniela Scognamiglio e agli altri componenti la famiglia. L’articolo 727 del codice penale, relativo al reato di abbandono di animali domestici recita: "Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze".
Nessuno potrà però dire se Adel abbia sofferto soltanto per la noncuranza miserabile del gestore della pensione o
per la lontananza egoista dei padroni che, mentre lei giaceva sfinita sul prato, si abbronzavano al sole di agosto. La vita, di qualunque creatura, non può mai essere parcheggiata, anche per un solo giorno, un solo attimo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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