Violenta una 14enne a Bolzano: chiesti sei anni di reclusione per un pakistano

L'avvocato del pakistano potrebbe chiedere per lui il rito abbreviato e a quel punto la pena potrebbe ridursi di un terzo, arrivando a quattro anni

Violenta una 14enne a Bolzano: chiesti sei anni di reclusione per un pakistano
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Lo scorso 25 ottobre, il 39enne pakistano Muhammad Shoaib avrebbe aggredito sessualmente una 14enne a Bolzano. "Quel pomeriggio la giovane si trovava al Twenty con alcune amiche. Prima di sera, lei e una coetanea sono tornate verso il quartiere Casanova. Si sono sedute su una panchina, in un parchetto", ha dichiarato Alessandra D’Ignazio, legale della giovane sul quotidiano Aldo Adige. Quando l'amica si è allontanata un attimo per prendere una giacca a casa, "l’uomo le ha chiesto delle informazioni, del tipo dove fosse la stazione. Poi le ha chiesto di salutarlo con la mano. E ancora: mi daresti un abbraccio? A quella specifica richiesta la mia assistita si è spaventata e ha tentato di allontanarsi".

A quel punto, però, sarebbe avvenuta l'aggressione. "La giovane mi ha raccontato che è stata raggiunta e presa di forza, all’altezza del collo. La violenza sessuale è avvenuta così. Solo dopo è riuscita a liberarsi grazie ad una gomitata, si è data alla fuga e ha chiesto aiuto a una passante", ha proseguito l'avvocato D'Ignazio. Le forze dell'ordine l'hanno identificato e rintracciato circa un'ora dopo l'allarme. Prima dell'arresto lavorava in un ristorante locale situato nella zona industriale e viveva con un amico in centro a Bolzano.

L'avvocato di Shoaib, Nicola Nettis, ha dichiarato, invece, che "l’uomo continua ad avere problemi legati al ricordo in conseguenza di un grave incidente subito nel 2008, in Pakistan". Nel corso dell'udienza delle scorse ore, il pubblico ministero ha chiesto sei anni di carcere per l'imputato. Shoaib, per altro, è già sospettato a Varese per accuse simili. Durante l'udienza il pakistano non ha rilasciato alcuna dichiarazione spontanea ma tramite il suo avvocato ha fatto sapere di non avere ricordi.

La strategia difensiva, che comprende anche una perizia psicologica e psichiatrica, potrebbe puntare sul rito abbreviato e se venisse accolta la richiesta del pm la pena a quel punto potrebbe essere ridotta di un terzo e, quindi, diventare di quattro anni. Il verdetto del giudice è atteso nella prossima udienza. Shoaib si trova attualmente recluso nel carcere di Trento.

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