Vittorio Emanuele di Savoia e Marina Doria: una storia d'amore lunga 70 anni

Contro il volere del padre, re Umberto II, Vittorio Emanuele decise di sposare Marina Doria; vani i tentativi della famiglia che cercò di allontanarli

Vittorio Emanuele di Savoia e Marina Doria: una storia d'amore lunga 70 anni
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Si è spento a Ginevra Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Umberto II, l’ultimo re d’Italia e Maria Josè. Avrebbe compiuto 87 anni tra pochissimi giorni, il 12 febbraio. A darne la notizia la famiglia in una nota: “Alle ore 7.05 di questa mattina, 3 febbraio 2024, Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla Sua famiglia, si è serenamente spento in Ginevra. Luogo e data delle esequie saranno comunicati appena possibile”. A fianco a lui, fino all’ultimo, la moglie Marina Doria, dalla quale ha avuto un figlio, Emanuele Filiberto; un matrimonio contrastato dal volere del re e, per questo, i due decisero di sposarsi in gran segreto.

Quegli "amori mendaci"

Vittorio Emanuele ha avuto un unico grande amore nella sua vita, Marina. Così, malgrado le diverse fidanzate – probabilmente, nella maggior parte dei casi, inesistenti e imposte dalla famiglia nel tentativo di fargli dimenticare l’amata Marina – ha portato all’altare soltanto lei.

La famiglia di Vittorio Emanuele era completamente contraria alla relazione con la Doria tanto che le provò tutte. Era giugno del 1967, quando i giornali annunciarono il fidanzamento di Vittorio Emanuele con Maria Antonietta di Württemberg, figlia di un duca e cugina di quarto grado; ma nulla da fare, perché già alla fine di giugno, la fidanzata era diventata la principessa Isabella di Savoia-Genova e cugina di secondo grado. Tutti i tentativi, però, furono vani: Vittorio Emanuele era pronto a rinunciare al diritto di secessione pur di sposare la sua Marina.

L’amore per Marina Doria

La sua testardaggine lo condusse a fare una scelta ben precisa: sposare la Doria. Vittorio Emanuele la portò all’altare l’11 gennaio del 1970, a Las Vegas, con una cerimonia civile. L’anno dopo, a Teheran, invece, venne celebrato il matrimonio religioso e a quel punto papà Umberto dovette accettare. Dal loro amore nacque il figlio Emanuele Filiberto, volto noto anche del piccolo schermo. Marina e Vittorio si incontrarono per la prima volta nel 1954. Classe ’35, Marina Ricolfi Doria, è svizzera di origini italiane con ascendenze genovesi ed era una sciatrice nautica, vincitrice anche di due mondiali, nel 1955 e nel 1957.

Come anticipato, Re Umberto II non era concorde all’unione, probabilmente non accettava la relazione del figlio con una “donna comune”. Tuttavia, Vittorio Emanuele optò per uno stratagemma. Nel 1969, si autoproclamò re d’Italia; il padre, infatti, aveva rinunciato al trono andando in esilio dopo il referendum del 1946 che sancì di fatto la nascita della Repubblica Italiana, dunque, il titolo spettava a lui per naturale successione. Così, in veste di re d’Italia, malgrado non avesse né un trono, né tanto meno una nazione, concesse a Marina Doria il titolo di duchessa di Sant’Anna di Valdieri.

Insomma, Vittorio Emanuele a questo punto avrebbe potuto sposare una nobile. Con il tempo re Umberto II è stato inevitabilmente smentito dai fatti e, quindi, da una relazione stabile, lunga e duratura, fino agli ultimi giorni del figlio Vittorio.

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