nostro inviato ad Algeciras
Il conto alla rovescia è iniziato: entro fine 2008 il rigassificatore di Edison-ExxonMobil e Qatar sarà operativo nellAdriatico, a 15 chilometri al largo di Rovigo. Al momento, però, i lavori vanno avanti su due fronti: il primo, la costruzione dellimpianto, che verrà completato ad Algeciras (vicino alla Rocca di Gibilterra) poi, nellaprile 2008, rimorchiato via mare con un viaggio di 22 giorni fino a destinazione; il secondo, lo scavo (attraverso una talpa) per il passaggio sotterraneo del metanodotto che collegherà il rigassificatore alla terraferma.
Limpianto è solo una delle mosse che Edison sta facendo per rientrare nellupstream, cioè nella ricerca e nello sviluppo dei giacimenti di gas e di petrolio. Così il gruppo di Foro Buonaparte è ritornato in Egitto (che aveva improvvidamente abbandonato su indicazione delle banche allora azioniste) con prospezioni al largo di Alessandria e sulla terraferma, in Algeria, Libia, Senegal, Costa dAvorio, oltre che in Qatar, Norvegia e Croazia. «In Egitto ci sono ottime opportunità - ha detto Pietro Cavanna, direttore del settore idrocarburi di Edison - senza contare che abbiamo una presenza in Italia che dà una produzione limitata ma in crescita».
In sostanza, per tornare con forza nel settore petrolifero, Edison deve muoversi in due direzioni: cercare approvvigionamenti allestero e trovare il modo di convogliare in Italia gas e greggio. E limpegno si vede nelle cifre del gruppo: dal 2007 al 2012 saranno investiti 2,6 miliardi negli idrocarburi contro «solo» 1,6 miliardi nel settore elettrico. Nel 2001 Foro Buonaparte aveva fatto un accordo con il Qatar per limportazione in Italia di gas liquefatto: così Edison si è mossa per costruire il rigassificatore, mente il Qatar da parte sua ha già messo in funzione limpianto di liquefazione.
Ad Algeciras sono intanto impegnate imprese di una ventina di Paesi nella costruzione del rigassificatore, uno «scatolone» lungo 180 metri, largo 88 e alto poco meno di 50 che contiene due serbatoi di gas liquefatto. Sopra lo «scatolone» di cemento sarà costruito il rigassificatore con gli alloggiamenti e le sale operative del personale, con una sessantina di persone che si alterneranno nella conduzione dellimpianto.
Lo «scatolone» è costruito da un nome che è diventato recentemente noto anche agli italiani, la spagnola Acciona, i serbatoi sono stati realizzati dalla coreana Hyundai e poi trasportati in Spagna, mentre le tre turbine che forniscono lenergia al complesso sono dellitaliana Nuovo Pignone, gli alloggiamenti per lequipaggio sono svedesi, i «bracci» che scaricheranno il gas francesi e il rigassificatore giapponese. Oggi i lavori sono al 60%, entro un anno dovranno essere completati per permettere il trasporto fino in Adriatico. Infine Edison punta molto sul gasdotto Igi, che collegherà la Puglia con la Grecia e con i giacimenti del Caspio.
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