Nel 2005 i passeggeri di Alitalia cresciuti più della media europea

Scajola: «A giorni la firma su Volare» Ma Maroni (Lavoro) continua a frenare

Nel 2005 i passeggeri di Alitalia cresciuti più della media europea

da Milano

L’Aea - l’associazione europea delle compagnie aeree, di cui non fanno parte le low cost - ha annunciato ieri una crescita complessiva del mercato in termini di passeggeri trasportati e il raddoppio degli utili. Il sistema ha dunque definitivamente riassorbito i nefasti effetti post-11 settembre, e superato i vari eventi avversi dello scorso anno. Nel 2005 i passeggeri trasportati dalle 30 compagnie è aumentato del 4,4%, a 320 milioni complessivi. Alitalia ha fatto meglio della media in termini di passeggeri, con un incremento del 7,9% a 24 milioni; peggio, sotto il profilo del fattore di riempimento, con un 71,3%, rispetto alla media del 76% (il primato è di Klm, con l’83,5%, segue Air France con il 78,8%). In termini di dimensioni, il più grande vettore europeo (sia passeggeri sia merci) è Lufthansa, che ha trasportato 50 milioni di persone; segue Air France con 47,1 milioni, ma calcolando i passeggeri di Klm (che per il 2005 l’Aea non consolida) Parigi sarebbe prima. L’utile operativo complessivo delle 30 società è stato di 800 milioni, il doppio del 2004, primo anno in utile dopo il 2001. In dicembre, i passeggeri di Alitalia sono stati oltre 1,8 milioni (più 4,5% sul dicembre 2004), il traffico è cresciuto del 6,9%, il load factor del 4,6% al 69,2%, mentre c'è stata una leggera contrazione (meno 0,1%) della capacità offerta.
Alitalia (più 1,3% in Borsa) ha uno spinoso fronte aperto su Volare, la compagnia commissariata in fase di cessione. Ieri il ministro delle Attività produttive, Claudio Scajola, ha detto che sul dossier - che giace alla sua firma - «prenderemo una decisione nei prossimi giorni». Non prima - è da presumere - che il tribunale di Roma si pronunci sul reclamo annunciato da Alitalia contro la decisione che ha inibito alla compagnia del Tesoro la partecipazione alla gara per Volare, per un uso improprio del denaro ricevuto come prestito-ponte. Nettamente contrario alla cessione ad Alitalia di Volare il ministro del Lavoro, Roberto Maroni, che ieri ha confermato il suo diniego: «Credo - ha detto - che il ministro Scajola possa assegnare la gara tenendo conto della decisione del tribunale di Roma, chiedendo ad Alitalia di rinunciare a partecipare». In questo caso le cose si complicherebbero ulteriormente.

Volare andrebbe ad Air One, seconda classificata, ma il commissario straordinario chiederebbe conto del mancato incasso della differenza (9 milioni) proprio ad Alitalia, se giudicata «non legittimata» a partecipare alla gara. Nei giorni scorsi Cimoli aveva quantificato in 125 milioni il danno complessivo che subirebbe Alitalia nell’arco del piano industriale se Volare fosse aggiudicata ad Air One.

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