Il nemico pubblico numero uno degli Stati Uniti? Sorpresa: non è più Bin Laden. A quasi un decennio di distanza dall'11 settembre 2001, gli Stati Uniti non considerano più il fondatore di Al Qaida la più grande minaccia terroristica per l'America. Certificato dal capo del Centro Nazionale Antiterrorismo Michael Leiter in persona davanti al «Home Security Committee» della Camera.
Il nuovo pericolo, il più insidioso, arriva dalla Penisola Araba, dove Anwar al-Awlaki, il «Bin Laden di Internet» ha dimostrato di avere la capacità di colpire gli Stati Uniti da fuori il Paese, e si è imposto come il leader dei terroristi nati e cresciuti in America.
«Considero Al Qaida nella Penisola Arabica il rischio più significativo per la nostra patria» ha detto Leiter riferendosi esplicitamente a al-Awlaki, cittadino americano di 39 anni con doppia cittadinanza, ora nascosto in Yemen, che ha superato Bin Laden nella capacità di tramare contro gli Stati Uniti. Nato a Las Cruces, nel New Mexico, Awlaki fa parte della nuova generazione di jihadisti che usano internet per ispirare i loro seguaci a lanciare attacchi solitari o di piccole cellule, quasi impossibili da prevenire per i servizi segreti americani.
Il consigliere antiterrorismo del presidente Obama, John Brennan, lo scorso dicembre aveva descritto Al Qaida nella Penisola arabica «come la parte più attiva e operativa della rete». L'amministrazione Obama ha autorizzato la Cia ad assassinare al-Awlaki una volta catturato. Senza bisogno di processo.
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