Nessuna piscina «temporanea» anche la prossima estate. Il centro balneare Saini e la piscina Argelati resteranno ancora chiuse e in attesa di privati disponibili a ristrutturare e gestire gli impianti, il centro Saini e il Lido con i cantieri in corso, e rispetto all'estate 2024 non ci saranno soluzioni «d'emergenza» per chi resta in città. Lo ha confermato ieri l'assessore allo Sport Martina Riva rispondendo a una domanda del consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico in Commissione Bilancio. «Veniamo da tre estati disastrose, chi rimane a Milano non riesce più a trovare refrigerio in alcune piscine storiche e il Comune non è in grado di investire e cercare mutui per avviare i restyling senza i privati. Avete qualche idea alternativa per la prossima estate?». Ma l'assessore ha spiegato che già mesi scorsi era stata esplorata l'ipotesi di «aprire piscine temporanee all'Arco o al Corvetto ma ha un costo esorbitante per qualunque sponsor, circa un milione di euro», anche se all'Arco lo fece quand'era sindaco Letizia Moratti. «Bisogna attenersi a standard di sicurezza e salute altissimi, non è più un'ipotesi percorribile - sostiene Riva -, lo stesso per un progetto avanzato da uno sponsor che produce micro piscine». In commissione conferma invece che il Comune attende per gennaio l'offerta di partenariato pubblico privato (da Accademia del Ghiaccio, ndr.) per dare un futuro all'ex Agorà di via dei Ciclamini e «non è stata ancora formalizzata la proposta ma è vero che c'è l'interesse dell'Alcione», la squadra di calcio promossa in Serie C, per realizzare uno stadio «nell'area del centro Carraro. Chiunque sarà gestore o concessionario dovrà tenere presente l'importanza di un centro sportivo nel cuore del Gratosoglio», le associazioni dello sport di base temono di rimanere senza spazio.
Anticipa che nel 2025 «lanceremo un grosso progetto con corsi professionali dedicati ai Neet», chi non studia e non lavora» e «con Tecnogym invece «avvieremo nel 2025 un progetto su sport e longevità». Non ci sarà il bando da mezzo milione di euro rivolto alle associazioni e concessioni sportive ma «daremo contributi per la stessa cifra direttamente agli utenti in difficoltà, con il bando Generazione Sport».
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