Nipote si finge albanese e ricatta la nonna

Silvia Villani

Per giorni hanno aspettato che quella che, al telefono, si era definita «una banda di albanesi pronta ad uccidere il giovane nipote» di un’anziana di Arzachena, entrasse in uno degli uffici postali del nord Milano a ritirare i soldi versati dalla nonna impaurita. A mettersi in fila davanti agli sportelli delle poste di Sesto San Giovanni e incassare il denaro non c’erano però gli extracomunitari che i carabinieri si aspettavano di trovare. A truffare l’anziana, infatti, non era stato altro che il nipote 33enne che di recente si era trasferito a vivere dalla fidanzata a Cologno Monzese e che in pochi mesi si è fatto consegnare con l’inganno oltre 40mila euro.
Pochi giorni fa si è presentata alla caserma di Arzachena, sulla Costa Smeralda, una 67enne che ha riferito ai militari di essere minacciata da luglio da un gruppo di albanesi che l’hanno contattata più volte al cellulare. «Se non fai un vaglia con mille euro uccidiamo tuo nipote», le avrebbero detto i malviventi. Per mesi la nonna, temendo che il ragazzo fosse in pericolo, ha più volte messo mano al portafogli. Da qualche settimana le richieste degli «albanesi» si erano fatte più pressanti e la donna si è così rivolta agli uomini dell’Arma.

I carabinieri hanno allora contattato i colleghi di Sesto che hanno aspettato davanti agli uffici postali della zona i vessatori dell’anziana. Mai si sarebbero aspettati l’arrivo del nipote. Quando lo hanno visto incassare il denaro, i militari lo hanno arrestato per truffa continuata aggravata.

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