Il no profit tesoro di tutti gli italiani

Il 5x1000 non è una tassa. E la gran parte degli aiuti va a ricerca e volontariato

Valter Pagliarulo

Il 5x1000 non è una tassa in più, ma una quota di imposte a cui lo Stato rinuncia a favore delle organizzazioni non profit. Sono 54.996 gli enti del terzo settore e i Comuni destinatari di una quota del 5X1000 nel 2016 (erogata nel 2018) per un ammontare complessivo di 491,6 milioni di euro. A parte i Comuni e le Associazioni Sportive Dilettantistiche che complessivamente hanno assorbito il 5,7% del totale, la parte più consistente è appannaggio degli enti del volontariato e di quelli della ricerca scientifica.

I primi, evidenzia un'analisi della Fondazione nazionale dei commercialisti, hanno raccolto 314,6 milioni di euro con una media di 7.985 euro a testa, mentre ai secondi sono andati 149,1 milioni con una media, però, più elevata e pari a 298.849 euro.

Nel 2016, complessivamente sono stati 14,1 milioni gli italiani che hanno scelto di destinare una quota dell'Irpef agli enti del terzo settore e ai Comuni. I primi 127 enti in classifica hanno assorbito il 50% del totale assegnato, mentre solo 323 enti hanno superato i 100mila euro. La quota del 5X1000 destinato per scelte espresse è stata pari a 431,2 milioni, mentre quella relativa alle scelte generiche (cioè laddove è apposta la firma ma non è indicato il codice fiscale dell'ente destinatario) è stata di 60,4 milioni. Questa quota viene ripartita tra gli enti sulla base del peso percentuale delle scelte esplicite. La diretta conseguenza è che gli enti che ricevono maggiori scelte esplicite riescono a catturare la maggior parte del residuo.

Nel 2016 l'Irpef netta complessiva è stata pari a 156 miliardi di euro ed è stata dichiarata da 30,8 milioni di contribuenti. Ciò vuol dire che il 5X1000 massimo destinabile, laddove tutti i contribuenti avessero effettuato la scelta, si sarebbe attestato a 780 milioni di euro, ma la stabilizzazione del 5X1000 a 500 milioni determinato dalla legge di Stabilità 2015 ha fatto sì che anno dopo anno si avvicini sempre più il tetto massimo erogabile da parte dello Stato. Rispetto al 2015 si registra un incremento di 11 milioni di euro, che sfiora praticamente la soglia massima consentita di 500 milioni di euro. Rispetto al 2015, le scelte dei contribuenti italiani a favore del 5X1000 per gli enti no profit sono aumentate dell'1,9%, mentre il trend degli enti della ricerca scientifica/sanitaria ha evidenziato un +3,3 per cento.

Anche in un periodo di forte attacco culturale ai temi della ricerca scientifica ufficiale e di diffusione di informazioni anti-scientifiche, gli italiani hanno continuato a credere nel valore e nell'utilità della ricerca condotta dai centri più accreditati. Così come l'attenzione al volontariato e al no profit è indice di elevata sensibilità sociale dei contribuenti.

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