Anche lo Stato del Papa avrà la sua Banca centrale con compiti di controllo. La normativa antiriciclaggio dellUnione Europea, per volontà di Ratzinger, diventa ufficialmente legge anche Oltretevere, nella Città del Vaticano come pure in tutti gli enti della Santa Sede. E dunque anche allo Ior, lIstituto per le opere di religione presieduto da Ettore Gotti Tedeschi.
Sarà pubblicato domani un Motu proprio di Benedetto XVI che ordina lapplicazione delle norme stabilite dalla «Convenzione monetaria» firmata il 17 dicembre dellanno scorso a Bruxelles dallUnione Europea e dallo Stato vaticano. Le norme antifrode e antiriciclaggio entreranno immediatamente in vigore e saranno applicate a tutte le istituzioni della Santa Sede.
Ma il Motu proprio papale conterrà unaltra significativa novità: listituzione di una speciale autorità di controllo, chiamata a vigilare sullapplicazione delle normative. Una vittoria significativa per la linea della trasparenza voluta dal Pontefice, dal segretario di Stato Tarcisio Bertone e dal presidente dello Ior. Già da qualche mese, in vista di questo traguardo che viene ora istituzionalizzato, era stata istituita una sorta di commissione guidata dal cardinale Attilio Nicora, presidente dellApsa (Amministrazione del patrimonio della Santa Sede) chiamata a coordinare tutti gli interventi necessari perché ogni ente dOltretevere si adegui.
La nuova disciplina ruota attorno a tre punti: innanzitutto la libera circolazione di una certa quantità di euro con il conio dOltretevere. Il Vaticano ha sempre avuto la sua moneta, ma questa è fino ad oggi rimasta unesclusiva dei collezionisti. Ora si potrà arrivare a coniare 2.300.000 euro fissi allanno, più una quota variabile legata al numero di abitanti, e dunque piuttosto piccola. Ma almeno il 51 per cento di questa moneta, al contrario di quanto accadeva in passato, dovrà essere destinata alla circolazione. E dunque sarà possibile imbattersi negli euro che riproducono leffigie del Papa.
Gli altri due punti cruciali della normativa riguardano una maggiore vigilanza e controllo sulle frodi e regole più certe e severe nella lotta contro il riciclaggio di denaro. Nello specifico, il Vaticano recepirà e applicherà le direttive emanate dal Parlamento europeo su queste materie. Così facendo, sarà possibile per lOcse iniziare a valutare la possibilità di iscrivere il Vaticano nella «white list», la lista bianca dei Paesi che si adeguano agli standard internazionali contro il riciclaggio.
Proprio lo Ior e il suo presidente Gotti Tedeschi, sono stati al centro e continuano a essere al centro di uninchiesta della Procura di Roma - che ha comportato il sequestro di 23 milioni di euro - per mancato rispetto delle normative antiriciclaggio. Loperazione contestata da una segnalazione della Banca dItalia, prevedeva il trasferimento di fondi Ior da un istituto di credito italiano a una banca tedesca per lacquisto di bond. La Santa Sede si era detta sorpresa per il fatto che la contestazione e linchiesta erano scattate proprio nel momento in cui lo Ior si stava dotando di tutti gli strumenti necessari per garantire la trasparenza. In un passato anche recente, infatti, lIstituto per le opere di religione e alcuni conti in esso custoditi sono stati oggetto di inchieste che hanno dimostrato per lo meno poca trasparenza e la difficoltà di risalire alleffettiva titolarità degli stessi.
Limmediato recepimento delle direttive europee antiriclaggio e listituzione dellautorità centrale di controllo vaticana dovrebbe facilitare i rapporti tra lo Ior e gli istituti di credito italiani.
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