"Si vede chiaramente quanto sei viscido e senza dignità, usare mia madre e mio fratello per farti popolarità". Parole dure quelle di Erika De Nardi, la ragazza che il 21 febbraio 2001 in via Dacatra a Novi Ligure uccise con 97 coltellate la madre Susy Cassini e il fratellino di dodici anni Gianluca.
Parole scritte in una lettera e indirizzate ad Omar Favaro, il suo ex fidanzatino e complice del delitto, già libero dal 3 marzo 2010 dopo aver scontato 14 anni. Il motivo che anima la rabbia di Erika è l'eccessiva presenza in tv e sui giornali e la speculazione di quello che è successo a Novi Ligure.
"Per fare dei soldi ti sei fatto fotografare al cimitero da loro, ma non ti vergogni, hai reso un sacco di dichiarazioni false ma non mi stupisce da un vile come te, ma recarti al cimitero e farti fotografare è una cosa da indegno quale tu sei. Ti chiedo per l'ultima volta di smetterla di speculare sulla mia famiglia di certo così non trovi lavoro sempre che tu non voglia fare il Grande Fratello", scrive Erika nella missiva, pubblicata su Qn.
La giovane accusa il giovane, già libero dal 3 marzo 2010: "Adesso basta. Spero che tu abbia capito che devi vivere senza continuare a legarti alla mia famiglia ma come Omar Favaro. È ora che tu spenga i riflettori su di noi".
Erika De Nardi, condannata a 16 anni per
duplice omicidio volontario aggravato, ora ha 27 anni e sarà definitivamente libera domani, dopo che dal 25 settembre scorso ha lasciato il carcere di Verziano per vivere nella comunità Exodus di don Mazzi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.