L'immunoterapia oncologica (il tentativo di sfruttare il sistema immunitario dell'organismo, per aggredire ed eliminare le cellule tumorali), dopo anni di risultati sconfortanti, si sta delineando ora, come uno dei campi più promettenti e in maggiore sviluppo, nella lotta al cancro. Lo sottolineano i risultati emersi dalle numerose sperimentazioni cliniche, presentate alla 50a edizione dell'American Society of Clinical Oncology (Asco). L'appuntamento più importante a livello mondiale, dedicato all'oncologia: circa 30mila gli specialisti che vi hanno preso parte e oltre 5mila gli studi clinici pervenuti. «Il campo dell'immunoterapia è esploso nell'ultima decade e sempre più pazienti ne stanno beneficiando, non più solo contro il melanoma, ma anche per altri tipi di tumori, al momento senza opzioni terapeutiche soddisfacenti», afferma l'oncologo Steven O'Day, professore associato alla university of Southern California. É il caso del tumore alla vescica. Una neoplasia (la più frequente dell'apparato genito-urinario, dopo il carcinoma prostatico. Oscilla fra il quinto e il settimo posto per frequenza, in Italia, Europa e Stati Uniti) per la quale, nella forma avanzata, si ha un'esigenza assoluta di identificare nuove efficaci strategie terapeutiche. In merito, all'Asco è stato presentato uno studio di fase I, piccolo ma impattante (30 pazienti con tumore alla vescica in fase metastatica, resistenti alla chemioterapia), su un anticorpo monoclonale sperimentale (MPDL3280A), progettato per rendere le cellule del tumore più vulnerabili allo stesso sistema immunitario dell'organismo, interferendo con una proteina chiamata PD-L1. Quest'ultima si trova sulla superficie delle cellule tumorali e si ritiene agisca come un segnale di stop, impedendo al sistema immunitario di distruggere le cellule cancerogene.
«I risultati ottenuti sono molto interessanti con oltre il 49% di risposte in termini di riduzione della massa tumorale», commenta Andrea Necchi, oncologo Fondazione IRCCS Istituto dei tumori di Milano. Questo anticorpo monoclonale, sviluppato da Genentech e prodotto da Roche, è in sperimentazione in altri tumori come quello del polmone, con un programma di 4 studi clinici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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