Nuovo allarme terrorismo Germania blocca tutti voli provenienti dallo Yemen

Dopo l'allarme pacchi bomba di venerdì la Germania estende il divieto di ingresso a tutti i voli provenieneti dallo Yemen. Misure di prevenzione anche negli Usa. Gli attacchi sventati grazie alla soffiata di un pentito di al Qaeda

Nuovo allarme terrorismo 
Germania blocca tutti voli 
provenienti dallo Yemen

Berlino - Dopo la paura di venerdì scorso, cresce l’allerta contro il terrorismo e i paesi corrono ai ripari. Il governo tedesco ha deciso di estendere il divieto di ingresso e di sorvolo anche agli aerei di linea, non solo cargo dunque, provenienti dallo Yemen. Misure di prevenzione adottate anche dagli Stati Uniti e dai governi alleati che hanno inasprito i controlli su velivoli cargo e spedizioni di pacchi e hanno chiesto una maggiore vigilanza alle aziende e ai consumatori. Anche la Gran Bretagna non sta a guardare e ha esteso il bando dei voli cargo alla Somalia, oltre che allo Yemen. Il ministro dell’Interno Theresa May ha detto che verranno migliorati i controlli alla partenza per meglio identificare potenziali minacce terroristiche. E' stato anche annunciato un bando sulle cartucce di toner per stampanti oltre i 500 gr nel bagaglio a mano dei passeggeri.

Controlli a Fiumicino Intensificati i controlli anche in Italia. Nello scalo romano di Fiumicino in particolare, anche se non ci sono voli cargo in transito provenienti dallo Yemen, è stato aumentato il livello di allerta sugli unici due collegamenti settimanali (il martedì e il sabato) da e per Sanaa. Ora, i velivoli provenienti dallo Yemen vengono fatti sostare in piazzole remote, distanti da altri aeromobili, mentre per i passeggeri gli agenti della Polaria effettuano ispezioni accurate e controlli di body-check, con l’ausilio delle unità cinofile antiesplosivo. Lo stesso avviene sia a bordo per il bagaglio a mano, sia in stiva per quelli al seguito.

Paura per pacchi sospetti Sono queste le prime conseguenze del ritrovamento dei due pacchi bomba a Londra e Dubai spediti dallo Yemen e indirizzati a una sinagoga di Chicago. Secondo le autorità americane i pacchi sarebbero dovuti esplodere in volo. Da quel momento il livello di attenzione è aumentato. I funzionari dell’antiterrorismo hanno invitato a controllare e denunciare qualsiasi pacco sospetto o con caratteristiche particolari, specificando che potrebbe contenere sostanze pericolose. L’Fbi e il dipartimento per la Sicurezza Interna degli Stati Uniti hanno anche messo in guardia sui pacchi provenienti dall’estero privi dell’indirizzo del mittente. Inoltre, le aziende di spedizioni più importanti hanno sospeso i propri servizi per lo Yemen. Uno dei due pacchi è stato scoperto infatti su un veicolo della Ups fermato in Gran Bretagna e che in precedenza aveva fatto scalo a Colonia: secondo il settimanale Bild am Sonntag la bomba sarebbe stata trovata grazie alle indicazioni fornite dalla polizia tedesca - che non sarebbe stata in grado di impedire il decollo dell’aereo verso il Regno Unito - su informazioni dei servizi sauditi.

La soffiata di un pentito di Al Qaeda Secondo la BBC, la soffiata, determinante per scoprire i pacchi-bomba diretti dallo Yemen agli Usa, è arrivata da un uomo di al-Qaeda pentito, Jabr al-Faifi, il quale si è consegnato alle autorità saudite due settimane fa. Si tratta di un ex detenuto di Camp X-Ray, a Guantanamo Bay, Cuba, uno dei tanti restituiti dagli Usa all’Arabia Saudita nel dicembre 2006.

Dopo aver lasciato Guantanamo, al-Faifi inizialmente ha frequentato un programma di reinserimento in Arabia Saudita, poi si è riunito ad al-Qaeda in Yemen e infine, pentito e desideroso di tornare a casa, ha contattato le autorità di Riad, con un passaggio di consegne organizzato attraverso il governo yemenita.

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