Nuovo campus per la Cattolica 10mila studenti in via S.Valeria

La prima tranche del progetto sarà conclusa in 2 anni Aule e spazi comuni al posto della caserma Garibaldi

Nuovo campus per la Cattolica 10mila studenti in via S.Valeria
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«Sarà un campus universitario senza eguali, per estensione e posizione». Così Franco Anelli, rettore della Cattolica, ha annunciato l'interruzione di un giorno del cantiere alla caserma Garibaldi, fra piazza Sant'Ambrogio e via Santa Valeria, per presentare il grandioso progetto che vede la prima tranche in dirittura d'arrivo. Nel prossimo anno accademico 2024-25, secondo semestre, sarà aperta agli studenti l'area di 11.500 metri quadrati, sul lato Santa Valeria, i cui lavori sono iniziati il 30 gennaio. Il campus complessivo occuperà tutti i 53mila metri quadrati della caserma. La fine della ristrutturazione è subordinata però alle nuove destinazioni delle sedi della polizia. «Gli agenti si sposteranno alla caserma Montello di via Caracciolo previa riorganizzazione della Santa Barbara di via Perrucchetti, questo campus è il risultato della collaborazione fra istituzioni, si ipotizza un'attesa di un paio d'anni» ha ricordato Anelli.

Non sono previsti alloggi per universitari ma aule, servizi e aree comuni, «l'ateneo ha bisogno di allargarsi non per aumentare il numero degli iscritti ma per rendere più vivibili gli spazi. Gli studenti hanno dimostrato di voler frequentare, non sono appagati dalle lezioni online, lo abbiamo capito dopo la pandemia». Il fabbricato di via Santa Valeria ospiterà 40 aule (il progetto complessivo 133) per 1.850 studenti (a fine lavori vi graviteranno 10.500 persone). Ha chiarito l'architetto Federico Aldini dello studio Beretta: «Per motivi di sicurezza abbiamo tolto l'originale copertura lignea ricostruendola in acciaio, ad eccezione di una piccola zona mantenuta come memoria storica. Abbiamo lasciato anche l'imponente scalinata napoleonica». Il rettore ha poi aggiunto «che i ragazzi amano venire in Università per incontrarsi e che vi sarà modo di lasciare gli spazi aperti fino a sera». L'intervento architettonico complessivo darà lustro anche ai giardini della piazza. Durante gli scavi sono stati trovati reperti archeologici, perciò l'intero progetto ha preso corpo sotto la tutela della Soprintendenza. Il disegno dei cortili originali è stato recuperato togliendo le strutture che negli anni sono servite alla Polizia. Nel cortile Nord è previsto un intervento ipogeo: - era già presente una autorimessa sotterranea - vi saranno spazi didattici, sale conferenze e un auditorium da 700 posti che riceveranno luce naturale da un soprastante parallelepipedo vetrato al centro del cortile che ospiterà anche gli ascensori.

Alla presentazione sono intervenuti il sindaco Giuseppe Sala, il governatore della Regione Attilio Fontana, il cardinale Mario Delpini e il ministro degli Interni Matteo Piantedosi. Sala ha evidenziato che si tratta di «un progetto milanese, di una città ancorata al passato che guarda avanti» e che «la Cattolica si sta estendendo come Milano, qui siamo all'intersezione delle linee verde e blu delle metropolitane sulle quali ci stiamo concentrando». E ancora: «Quello della Cattolica è un atto di coraggio, non scontato, che aderisce ai nostri principi, rigenerare gli spazi prima di edificare altrove».

Attilio Fontana lo ha definito «un grande intervento che porterà alla nascita di uno dei più grandi Campus urbani a livello europeo. Un rilancio ulteriore per questa grande Università, attraverso principi che hanno sempre caratterizzato il nostro modo di lavorare: rigenerazione urbana ed efficientamento energetico». Ha poi citato gli altri campus sostenuti da Regione, «Bovisa insieme con il Politecnico e il Bosco della Musica con il Conservatorio, un luogo abbandonato che riportiamo in vita (nell'area ex Montecatini Montedison di Rogoredo). Il ministro Piantedosi si è complimentato con la Cattolica, «avendo visto i primi passi del progetto».

Infine, il cardinal Delpini che ha motivato la sua presenza «sia come arcivescovo che come presidente del Toniolo, l'istituto fondatore dell'Università Cattolica» ha ricordato che il cuore della città era abitato da varie comunità religiose (prima della caserma costruita nel 1807, in piazza Sant'Ambrogio, c'era un convento francescano), «perciò vogliamo che Milano sia benedetta da Dio anche perchè investe nella cultura».

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