Oh Bej, Artigiano in Fiera e shopping: in tre milioni danno la caccia ai regali

L’Unione del commercio: «Affari in crescita del 10%» Boom di bancarelle, ma il vicesindaco De Corato lancia una proposta: «Limitiamole a Sant’Ambrogio»

Almeno un milione di persone hanno affollato le vie dello shopping nel secondo week end di dicembre. Altrettante hanno preso d’assalto i dieci padiglioni di Fieramilanocity dedicati all’artigianato. Mentre sono state 700mila - 50mila in più dello scorso anno - le presenze al tradizionale mercatino degli Oh Bej Oh Bej. Le cifre fornite dall’Osservatorio di Milano non possono che tranquillizzare i commercianti. «Quest’anno - spiega soddisfatto Giorgio Montingelli, delegato per il Territorio dell’Unione del commercio - stiamo registrando un aumento delle vendite del dieci per cento rispetto al 2006». Sorride anche l’assessore comunale alle Attività produttive Tiziana Maiolo. «La situazione è molto positiva. I dati - dice - dimostrano che Milano è in controtendenza rispetto al resto del Paese. C’è tantissima gente per strada e molti fanno acquisti».
La conferma arriva facendo un giro nelle vie dello shopping. Da corso Buenos Aires a corso Vittorio Emanuele, passando per il quadrilatero della moda e via Torino, negozi, grandi magazzini e bancarelle sono un fiume in piena. Nonostante la pioggia, e il ponte dell’Immacolata che ha spinto circa 200mila persone a raggiungere i luoghi di villeggiatura. I negozianti sorridono, dal centro alla periferia. «Sia sabato sia ieri - racconta Sonia Burgazzi, direttice della Rinascente - c’è stata grande affluenza. In totale sono entrate più di centomila persone. Gli affari vanno bene, rispetto allo scorso anno sono cresciuti di almeno il dieci per cento». Le fa eco Carlo Proserpio, presidente dell’associazione Asco Prato Centenaro, zona Niguarda: «Dopo un novembre particolarmente difficile cominciamo a respirare. Abbiamo subito in modo pesante i disagi legati al cantiere della quinta linea della metropolitana. Ora - conclude - le vendite vanno bene, ma la gente acquista con più attenzione rispetto al passato».
Sta proprio qui il successo delle due grandi rassegne che proprio ieri hanno chiuso i battenti: Artigianato in Fiera e Oh Bej Oh Bej. Sulla prima - che ha registrato circa centomila presenze al giorno - i commercianti sono critici. «Rappresenta una concorrenza difficile - spiega Montingelli -, perché le vendite sono effettuate al di fuori delle regole. Speriamo che il prossimo anno, con il trasloco a Rho, le cose vadano meglio». Di mancanza di regole parla anche Massimo Todisco, direttore dell’Osservatorio di Milano: «È assurdo che gli artigiani non siano obbligati a emettere lo scontrino fiscale come tutti gli altri commercianti». Eppure, fiere e mercatini permettono a tanti di acquistare i regali a prezzi contenuti. «Questi giorni di festa - continua Todisco - sono stati utilizzati per comprare i doni a prezzi bassi, senza ridursi ad acquistare tutto all’ultimo minuto, con un esborso decisamente superiore». Non è un caso che anche il tradizionale mercatino degli Oh Bej Oh Bej - con le sue 900 bancarelle intorno al castello Sforzesco - abbia attirato più persone rispetto al 2006. La festa è però stata rovinata dagli abusivi.

Per questo, il vicesindaco Riccardo De Corato lancia una proposta: «Limitare la rassegna al solo giorno di Sant’Ambrogio. In questo modo si eviterebbe di trasformare quei giorni di festa in un grande mercato dell’abusivismo».

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