Roma? «Oh, sì, è così romantica». Davvero «una città «straordinaria, di una bellezza e di personalità uniche: se non soddisfa appieno i vostri bisogni estetici, allora significa che voi avete urgente necessità di controllare se il vostro cuore batte ancora». Su Twitter, tutto l'entusiasmo di Raina, la regina di Giordania, arrivata in Italia in visita di Stato assieme al suo Abdallah. E mentre il marito è impegnato degli incontri politici ufficiali, lei cosparge la capitale di grazia e di bellezza come una sovrana da fiaba, ma anche con l'intelligenza e l'humor di una donna moderna. Ministri, turisti, semplici passanti: ha un sorriso per tutti, non nega un saluto a nessuno.
Dall'incanto per la città eterna «così romantica» agli argomenti più delicati, come la questione israelo-palestinese, «cancro del Medio oriente». I temi più seri li ha affida ad un'intervista su Vanity Fair, parlando di Gerusalemme, Gaza e la West Bank, ma anche della campagna in favore dei bimbi africani e di fatti di cronaca, come la vicenda di Sanaa, la ragazza marocchina uccisa dal padre perchè conviveva con un italiano. «Nell'Islam - spiega - non c'è posto per i delitti d'onore, ci sono tradizioni arretrate».
La prima giornata della regina a Roma è iniziata al Quirinale, dove ha accompagnato il marito Abdallah II. Rania, con un abito di cachemire grigio damascato ed una giacca nera, è stata accolta dalla signora Clio. Mentre i due capi di Stato erano a colloquio, le due fistr ladies hanno visitatoe, come prevede il cerimoniale, le sale storiche del Palazzo dei Papi. Proprio al Colle i sovrani Hashemiti sono ospiti nel corso della loro permanenza a Roma.
La coppia reale, insieme alla figlia adolescente Iman, si è poi «attovagliata» al Bolognese, il noto ristorante romano di Piazza del Popolo, definito su Twitter dalla regina «un must per ogni turista nella capitale». Re e regina si sono concessi un antipasto di fritti vegetali, un assaggio di tagliatelle con il ragù e bollito. Poi le loro strade si sono divise: lui verso gli incontri istituzionali, lei e Iman per dedicarsi all'arte.
Alla Galleria Borghese, che ospita una mostra che mette a confronto Caravaggio e Bacon, Rania è arrivata con un abito di seta color porpora, tacchi alti e spolverino bianco. Dopo aver ringraziato i romani per il loro calore, è entrata, accolta dal ministro della Cultura Sandro Bondi, nel museo. Ed ha mostrato, a detta di chi l'ha accompagnata, tutta la sua cultura, osservando le opere una ad una e intervenendo con competenza. «Ha molto apprezzato la mostra - ha raccontato Bondi- è stata lei stessa a chiedere di poter visitare la Galleria Borghese e noi le siamo grati». Nell'ultima sala, quella che ospita Paolina Borghese, l'unica aperta ai fotografi, la Regina è rimasta affascinata dalla perfezione dell'opera del Canova. Rania l'ha ammirata a lungo, tra i flash dei fotografi che hanno immortalato le due bellezze a confronto. Poco dopo, un altro intervento su Twitter, dove ha definito Canova e Bacon «due geni separati da quattro secoli e da stili differenti».
Arte e cultura, dunque, ma anche un pò di relax: lasciato il museo, Rania e la hanno fatto un po' di shopping tra via Condotti e Piazza di Spagna. Anche qui non ha deluso i tanti curiosi che le si sono avvicinati per una foto o una stretta di mano.
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