Oman, nave italiana sequestrata: 22 a bordo

Nella notte i pirati hanno attaccato la "Rosalia D'Amato", partita dal Brasile e diretta in Iran. I sequestratori si sono impossessati della nave all’altezza del Corno d’Africa, a nord della Somalia, nel corridoio tra lo Yemen e l'Oman. A bordo 22 membri dell'equipaggio, di cui sei italiani. Una nave da guerra turca sta monitorando la situazione

Oman, nave italiana sequestrata: 22 a bordo

I pirati tornano in azione nel mare Arabico. Ma non è un film. Una motonave italiana, la "Rosalia D’Amato", è stata attaccata e sequestrata mentre navigava nel mare Arabico, trecento miglia ad est dell’isola di Socotra. La nave, di proprietà dei fratelli D’Amato, conta su un equipaggio di 22 persone, di cui sei italiani. L’attacco è avvenuto alle 4 del mattino - ora italiana - con due diversi barchini. Nessun colpo è stato sparato dai pirati durante il sequestro, ha assicurato la Guardia costiera che riferisce anche delle buone condizioni dell’equipaggio, 6 italiani e 16 filippini.

L’imbarcazione, 4.562 tonnellate, lunga 74 metri, sta attualmente navigando a largo delle coste somale, monitorata da una nave da guerra turca impegnata nella missione anti pirateria della Nato. Per il comandante Carlo Miccio, della Perseveranza Spa, compagnia alla quale appartiene la Rosalia, sarebbe impossibile prevedere un attacco pirata lì, dove la nave italiana è stata sequestrata. "Ho parlato con il comandante della nave che mi ha detto che stanno tutti tranquilli, che l’equipaggio sta bene", dice Miccio: "Il sequestro è avvenuto all’altezza del Corno d’Africa, a nord della Somalia, dove c’è il corridoio Yemen-Oman. Si sa che quelle rotte sono pericolose e infatti si percorrono a quanta più distanza possibile dalle coste. Ma è tutta l’area indiana, l’Oceano Indiano ad essere pericolosi. La nostra navigazione era diretta per l’Iran, per cui non eravamo sotto costa somala. Ma queste rotte sono imprevedibili".

La Rosalia D’Amato "si trova a distanza ancora non breve da una nave militare italiana" in avvicinamento, ha riferito il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, a margine di una cerimonia in Campidoglio.

Sembra che la motonave "si stia dirigendo verso la Somalia - ha aggiunto il ministro - ma le notizie sono ancora non complete. La nave militare italiana era già lì ed ora si sta dirigendo sul punto per capire la situazione".

Commenti
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Avatar di liobal liobal
21 Apr 2011 - 21:13
Il TG5 di stasera 21 aprile 2011 ha mandato in onda la ripresa televisiva della scena dell'abbordaggio della nostra petroliera nel'Oceano Indiano.

Sorgono le seguenti considerazioni: Il filmato trasmesso era autentico o si trattava di "repertorio" ? Se la ripresa è autentica si chiede al comandante della petroliera il perché ha fatto calare la scaletta sulla fiancata della nave per favorire la salita a bordo di quei quattro ,o 40 che fossero stati, fanatici baluba. Al nostro Ministro della Difesa ,il perché - a meno di segrete ragioni di Stato inconfessabili - sia possibile che si verifichino piraterie del genere solamente a carico di navi italiane.Sarei curioso di sapere cosa sarebbe accaduto se quella petroliera avesse battuto bandiera U.S.A., Inglese, oppure Tedesca,o di qualsiasi altro Stato delle Banane. Ringrazio. V. Ballarini ROMA. Classe 1927.
Mostra tutti i commenti (14)
Avatar di alaimo alaimo
21 Apr 2011 - 10:39
La pirateria è un grave reato che è stato sempre contrastato a cannonate.Cosa ci fanno le navi militari in quel mare se non sono in grado di contrastare il fenomeno?Per quale assurdo principio le navi da trasporto non possono avere a bordo una scorta armata?Ci rendiamo conto o no che siamo tornati ai tempi dei corsari delle saghe salgariane?L'isola dei filibustieri è stata conquistata dalle forze delle Potenze danneggiate dai pirati,noi "dialoghiamo"con i pirati somali comodamente allogati nelle loro basi per ottenere richieste non troppo esose e...paghiamo,SEMPRE!

Che megafessi!
Avatar di voce.nel.deserto voce.nel.deserto
21 Apr 2011 - 10:50
Se il Premier non fosse diffamato quotidianamente dalle capre della sinistra,queste cose non succederebbero.Diffamare il Premier significa diffamare l'Italia.Indagare il Premier è affossare l'Italia ( si indaghi a mandato estinto)

Questa sinistra sta condannando il Paese alla regressione ancor oggi che non sta al governo.Figurarsi se entrasse nella stanza del bottoni!

Aria!
Avatar di Bruno Burinato Bruno Burinato
21 Apr 2011 - 11:01
Ma che cui stanno a fare le navi militari da quelle parti se i pirati possono agire impunemente? perché non vengono attaccati i loro rifugi? visto che sappiamo benissimo dove si trovano
Avatar di jerico jerico
21 Apr 2011 - 11:56
Dietro l'assalto dei pirati alle navi, c'è il business delle Assicurazioni, non ci vuole molto per capirlo.
Avatar di zio Fester zio Fester
21 Apr 2011 - 12:09
Stiamo disperdendo forze in una guerra tribale in Libia destinata a durare un'eternità e non spariamo una cannonata contro i pirati, i loro porti ed i loro villaggi a terra.
Avatar di BlackMen BlackMen
21 Apr 2011 - 12:41
#2 voce nel deserto: credo abbia sbagliato articolo....o commento faccia lei
Avatar di giosafat giosafat
21 Apr 2011 - 14:13
ridicolo, assolutamente ridicolo....ma non esiste metodo migliore per riciclare denaro sporco, portare capitali all'estero, etc etc.....ridicolo! Evidentemente in molti ci marciano con queste storie di sequestri.....altrimenti tutto sarebbe finito, e brutalmente, da un bel pezzo.
Avatar di skyroll skyroll
21 Apr 2011 - 14:39
certo che la marina militare ci fa una gran bella figura:nulla e' cambiato da Punta Stilo,Matapan o Taranto e i nostri marinai mercantili saranno entusiasti di cotanta efficiente protezione.
Avatar di Rigoletto Rigoletto
21 Apr 2011 - 16:01
Per liberarla mandateci qualche affiliato dei no global.
Avatar di GRIDO68 GRIDO68
21 Apr 2011 - 16:02
C'è qualcosa che non mi torna, perchè una nave di quella stazza e di quelle dimensioni non può minimamente essere attaccata con barchini ed armi leggere e poi per affondare sti barchini basta puntare un idrante o fargli cadere addosso un paio di barili carichi d'acqua sganciati da una gru col braccio rivolto all'esterno , ma bastano già solo le onde create dalla chiglia ad una velocità di 15 nodi per rendere l'abbordaggio quantomeno rischiosissimo. Probabilmente qualcuno ci guadagna con queste messinscene.........FOLLOW THE MONEY
Avatar di enrico.francot@gmail.com enrico.francot@gmail.com
21 Apr 2011 - 16:18
quoto #6: #2 torni a dibattere con Asor Rosa.

ma grido68 e #7 hanno ragione: com'è possibile?

caro direttore: una bella inchiesta su perché i barchini dei pirati non vengano mandati a fondo credo ci voglia.

un sequestro sono bei soldi dalle assicurazioni e/o una bella perdita in bilancio dell'armatore. o no?
Avatar di tatankayotanka tatankayotanka
21 Apr 2011 - 16:59
per #11 enrico.francot@gmail.com: Salve, precisiamo un paio di cose. Sul fatto che i barchini dei pirati siano facilissimi da mandare a fondo sono d'accordo con lei, e sarebbe anche ora di farlo. Sul resto vorrei dirle che per quanto riguarda le assicurazioni non è così semplice, tutti pensano che le assicurazioni paghino in due minuti, ma non è affatto così. Se una nave viene sequestrata per prima cosa ha un ritardo sulla consegna della merce di cui è carica, come in questo caso, e intanto la compagnia armatrice perde soldi, causa penali altissime. Se poi la merce a bordo fosse del tipo deperibile si aggiungerebbe un ulteriore danno a carico dell'armatore, che non verrebbe per questo rimborsato. Poi finito il sequestro l'assicurazione provvederebbe, dopo una perizia, a valutare il danno per arrivare ad un accordo per il risarcimento, e in genere sono pratiche di diverse settimane, anche per capire le colpe. Quindi la perdita in bilancio di cui parla ci sarebbe già stata, e grossa....
Avatar di liobal liobal
21 Apr 2011 - 17:50
A che punto siamo arrivati! "Olim" eravamo i Navigatori per eccellenza ed abbiamo regalato al mondo nuove terre e nuovi mezzi tecnici per la navigazione.

Oggi siamo preoprio andati sottoterra. Ecco perché la banda Militare della nostra Marina non suona pià "La ritirata" famosa marcia che ,in alri tempi mandò a fondo barchette come la Viribus Unitis, nel porto di Pola e la Corazzata Santo Stefano a Premuda riscattando Lissa.

Oggi, - Italia poveraccia - quattro "baluba" su una "gondoletta" si permettono di assalire e sequestrare una sventola di natante di tal fatta.

Sicuramente i nostri "marittimi" ed i nostri "marinai" avranno ordini ben precisi di calarsi le braghe in casi come quello accaduto anzichè mandarli all'altro mondo: loro e il loro natntino. Il Comandante Luigi Rizzo e tuttti i tanti altri marinai e marittimi italiani che dormono in fondo agli oceani per aver difeso l'onore della Patria si rotoleranno in quei fondali che ora sono la loro tomba.
Avatar di liobal liobal
21 Apr 2011 - 21:13
Il TG5 di stasera 21 aprile 2011 ha mandato in onda la ripresa televisiva della scena dell'abbordaggio della nostra petroliera nel'Oceano Indiano.

Sorgono le seguenti considerazioni: Il filmato trasmesso era autentico o si trattava di "repertorio" ? Se la ripresa è autentica si chiede al comandante della petroliera il perché ha fatto calare la scaletta sulla fiancata della nave per favorire la salita a bordo di quei quattro ,o 40 che fossero stati, fanatici baluba. Al nostro Ministro della Difesa ,il perché - a meno di segrete ragioni di Stato inconfessabili - sia possibile che si verifichino piraterie del genere solamente a carico di navi italiane.Sarei curioso di sapere cosa sarebbe accaduto se quella petroliera avesse battuto bandiera U.S.A., Inglese, oppure Tedesca,o di qualsiasi altro Stato delle Banane. Ringrazio. V. Ballarini ROMA. Classe 1927.
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