Onorevoli come Naomi Campbell In passerella 24 parlamentari

Sfileranno per beneficenza anche Folena, Cento e Capezzone

da Roma

Si vede che aveva ragione Francesco Cossiga, che lo chiamava «l’indossatore mancato». O anche «Falena», giocando con il nome, per via della generosa esposizione ai riflettori. Fatto sta che l’ex Ds oggi Prc Pietro Folena sarà tra i 24 parlamentari che l’8 marzo parteciperanno ad una sfilata di beneficenza in onore delle donne. Indosserà un completo cucito su misura per lui da Osvaldo Testa, grigio chiaro con righe lilla e cravatta di seta viola abbinata. Le altre due griffe di moda maschile che vestiranno gli onorevoli-modelli sono Litrico e Soprani.
La crisi politica non li ha fermati e un po’ da tutti i partiti deputati e senatori hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa: dal sottosegretario Verde all’Economia Paolo Cento, che compensa in simpatia la sua linea non proprio secondo i canoni, al mondano capogruppo alla Camera di An Ignazio La Russa, dal disinibito radicale Daniele Capezzone all’avvocato azzurro Gaetano Pecorella, da Willer Bordon della Margherita a Luca Volontè, capogruppo dei deputati Udc, dal Dl Roberto Giachetti a Maurizio Paniz di Fi, che è anche il legale dell’accusato numero uno nel caso Unabomber.
Li vedremo tutti al defilé «All beautiful women», al Teatro Capranica ribattezzato Montecitorio. E il casting si è svolto all’insegna della par condicio, dopo una lettera di invito per tutti i parlamentari, subito dopo le ultime elezioni. Non è stato un lavoro facile, quello di Alma Laias, presidente dell’associazione onlus Honouring the Women che ha promosso l’evento. Ma domani a Montecitorio sarà presentata ufficialmente la serata che, nel giorno della donna, sarà condotta da Roberta Capua e Jonis Bashir e raccoglierà fondi per il Telefono Rosa e l’Aidos (Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo).
I big di primo piano si sono fatti pregare: o hanno rifiutato oppure non hanno ancora sciolto la riserva. Tra i più corteggiati, Francesco Rutelli, Gianfranco Fini, Alfonso Pecoraro Scanio, Clemente Mastella e Pierferdinando Casini, che ha tagliato corto alle insistenti richieste: «Grazie, non sfilo». Ma si spera ancora che qualcuno di loro aderisca, per una buona causa, all’ultimo momento.
Per ora, sono garantiti otto onorevoli indossatori per ognuna delle tre firme. Testa, che ha già vestito Giorgio Napolitano quando era senatore, Franco Marini, Paolo Guzzanti, Enrico Boselli e Bruno Tabacci, farà sfilare Folena, Cento, il giovane Verde Sergio Poletti con completo spezzato dalla giacca prugna, Giorgio Jannone e Antonio Palmieri di Fi, Mauro Libè e Pippo Gianni dell’Udc. Quest’ultimo, che siede ora all’Assemblea regionale siciliana, ha qualcosa da farsi perdonare dall’universo rosa. Quando, nel 2005, furono infatti bocciate in Parlamento le «quote rosa» del ministro Stefania Prestigiacomo (sicula anche lei), se ne uscì con una frase che fece epoca: «Le donne non ci scassino la minchia». Ora, si vede che vuol rifarsi una verginità.

La maison Testa ha avuto qualche problema con Capezzone, che non ha potuto ancora provare il vestito, visto che dimagriva a vista d’occhio per il suo sciopero della fame. I 24 parlamentari faranno le prove per la sfilata solo il giorno prima, il 7 marzo. E allora si vedrà chi si è meglio esercitano nel fare le famose «vasche» nel Transatlantico della Camera.

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