Da Opel e Chevrolet ecco Agila e Aveo piccole con grinta

I due modelli sono accomunati da dimensioni contenute e notevole praticità. Linee piacevoli

da Marsiglia

Gm Europa si sta preparando a lanciare un’offensiva massiccia al mercato europeo delle sub-compatte proponendo due modelli di indubbia attrattiva estetico-funzionale e di elevata competitività sul fronte dei prezzi.
Ovviamente l’operazione è stata affidata ai due marchi che, istituzionalmente nell’ambito di Gm, hanno il compito di pattugliare questo fronte: Opel e Chevrolet. Opel si appresta a immettere sul mercato il suo modello di ingresso Agila e Chevrolet lo farà, a partire dal prossimo giugno, con la Aveo, elegante erede della ormai pensionabile Kalos.
La nuova Opel Agila raccoglie un’eredità molto rilevante, ma anche impegnativa poiché la versione precedente, la prima e l’originale, ha raccolto un consenso che non si è ancora esaurito, nonostante la sua aria da «paperotta» a quattro ruote, bruttina, ma tanto simpatica.
La nuova è un po’ più grande (più 20 cm) ma resta molto razionale per l’uso cittadino, con il vantaggio di una maggiore abitabilità e più bagagliaio. E di un aspetto più robusto. E la simpatia? Non è indispensabile essere «paperotte» per ispirare simpatia. La nuova Agila è simpatica perché ha un frontale deciso e un profilo sorprendentemente scattante per una due volumi di 3,74 metri, perché ha 5 porte e un vano con una capacità da 225 a 1.050 litri, e un interno giovane, funzionale e dalla qualità esecutiva elevata. E, poi, perché ha l’Esp di serie. È 16 centimetri più lunga di una Fiat 500, ma potrebbe rivelarsi la sua concorrente più pericolosa, perché ha tre motori eccellenti, di cui due a benzina che vanno alla grande e non consumano quasi niente. In primo luogo un tre cilindri 1.0 da 65 cv che ha fatto rilevare un consumo medio proprio contenuto.
È il motore di ingresso ma è meglio guardarlo con rispetto in quanto, su per le rampe, ripidissime, che portano dal porto di Marsiglia alla magnifica basilica di Notre Dame de la Garde, ha sfoggiato una grinta da arrampicatrice alla Lance Armstrong, con gran coppia su un arco di giri molto esteso. Nel traffico Agila è guizzante e sicura, ma la sorpresa è venuta in autostrada, dove Agila 1.0 si è confermata piacevolmente confortevole, anche in termini di isolamento acustico, alla velocità di 130 orari, come da Codice della strada. In alternativa, l’abbiamo provata anche nella versione dotata del turbodiesel 1.3 litri qui nella esecuzione da 75 cv. Si tratta di un propulsore che, come noto, fa fare bella figura a qualsiasi vettura. In questo caso si è rivelato particolarmente esuberante, con un potenziale velocistico di 170 orari e ottime doti di accelerazione e ripresa, a fronte di un consumo di soli 4,5 litri ogni 100 chilometri. Agila è veramente agile, sicura, nitida nelle reazioni dinamiche e dotata di un servosterzo elettro-elettronico esemplare per sensibilità. Il prezzo partirà da 10.200 euro.
Chevrolet Aveo è un po’ più grande (a 3,92 metri), ma è sempre una sub-compatta a 2 volumi e 5 porte mirata al mercato delle coppie giovani. C’è anche la versione a 3 volumi e 4 porte (da 4,31 metri), dalla quale si potrebbe ricavare una wagon molto intrigante. Due le motorizzazioni: un 1.2 da 85 cv e un 1.4 da 101 cv, ambedue a benzina con le esecuzioni bi-fuel della tradizione Chevrolet in arrivo forse già per giugno, quando Aveo sarà commercializzata in Italia.
I prezzi, ovviamente, non sono stati ancora definiti. Abbiamo concentrato la nostra prova su Aveo 1.2 litri, il cui listino sarà sicuramente molto attraente. Aveo è una piccola, elegante compatta, con un frontale di forte personalità Chevrolet e un profilo slanciato. L’interno è accogliente per 5 adulti, ben eseguito e adeguatamente insonorizzato. Il 1.200 cc è un motore di buon potenziale, molto sobrio (5,5 litri ogni 100 chilometri) ed elastico. Il cambio ha rapporti molto lunghi, per abbattere i consumi in crociera autostradale a 130-140 orari.

Ma il pregio maggiore di Aveo è nelle qualità dinamiche del suo autotelaio, preciso e sicuro anche guidando forte su certe strade che si inerpicano su per i monti della Provenza, e poi ne discendono in travolgenti toboga tutti curve e controcurve. Qui Aveo è stata davvero imbattibile.

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