A Milano manca ancora uno scrutatore su due. Ma c'è la fila unica per non urtare i trans

Appelli del Comune sui social. E un'unica fila per non discriminare i trans

A Milano manca ancora uno scrutatore su due. Ma c'è la fila unica per non urtare i trans
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Il Comune ha già lanciato appelli sui social e ha scritto anche ai rettori delle Università milanesi perchè invitino studenti e personale a farsi avanti. Si vota per le Europee sabato dalle 15 alle 23 e domenica dalle 7 alle 23, saranno allestite 1.248 sezioni in 162 scuole, oltre alle sezioni speciali, e servono 4.992 scrutatori e 1.248 presidenti di seggio. Ad oggi il Comune ne ha reclutati la metà (ne mancano circa 3mila), una situazione considerata ancora fisiologica in questa fase ma deve prevenire fughe ed eccessivi scoperti dell'ultimo minuto. Per la prima volta tra l'altro anche 4.979 studenti fuorisede potranno ecarsi alle urne nel Comune di domicilio e a Milano possono votare presso seggi speciali allestiti all'Università Cattolica e al Politecnico, esprimendo le proprie preferenze per le liste e i candidati della circoscrizione territoriale di origine. Hanno fatto richiesta di voto a Milano 1.965 studenti provenienti dalla regioni del sud, 1.066 del centro, 807 della circoscrizione Nord Orientale (807) e 146 Nord Occidentale. Per candidarsi come scrutatori c'è tempo fino a giovedì, bisogna essere maggiorenni e possedere la cittadinanza italiana, per l'incarico di presidente di seggio è richiesto anche il possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado. Il compenso previsto dalla legge in materia è di 138 euro per i presidenti e di 110,40 euro per scrutatori e segretari (per i seggi speciali invece sono di 82,80 e 56,35 euro).

I milanesi chiamati alle urne sono un milione 42mila e 286. Sul sito del Comune c'è una sezione dedicata con le risposte alle domande più frequenti e si può conoscere il collegio di riferimento cliccando su «Dove si vota». C'è anche l'elenco dei seggi oggetto di variazione e gli indirizzi aggiornati dei plessi dove recarsi a votare. I cittadini interessati dalle variazioni possono utilizzare la tessera elettorale già in loro possesso e hanno ricevuto una comunicazione a casa. E da ieri chi ha smarrito o ha esaurito gli spazi a disposizione sulla tessera elettorale o deve rifare la carta d'identità può recarsi senza appuntamento in una delle sedi anagrafiche o nell'Ufficio elettorale di via Messina 52 (qui solo per rilascio di tessere elettorali e certificati di iscrizione nelle liste elettorali). L'Ufficio elettorale e il salone centrale di via Larga 12 sono aperti fino a venerdì dalle 8.30 alle 19, sabato dalle 8.30 alle 23 e domenica dalle 7 alle 23. Le sedi decentrate saranno aperte nel weekend dalle 8.30 alle 17. Confermati il voto assistito e domiciliare per le persone più fragili e il trasporto e ritorno gratuito dai seggi in taxi per chi è in possesso di un certificato di invalidità rilasciato da Ats (tutte le informazioni sul sito www.comune.milano.it).

Pubblicato un video in cui il delegato per le Politiche sull'Accessibilità del Comune Giuseppe Arconzo ricorda che elettori impossibilitati a votare in modo hanno diritto a farsi assistere in cabina da un accompagnatore e un altro, realizzato in collaborazione con Arcigay Milano, per rinnovare l'invito a scrutatori e presidenti a promuovere il voto inclusivo. Come in occasione delle Regionali 2023, il Comune invita a distribuire gli elettori in un'unica fila, anziché dividerli in file differenziate sulla base dei generi femminile e maschile. I registri elettorali per legge sono divisi in base al genere e da decenni i presidenti seguono questo criterio per gestire il flusso. Una pratica «contestata da diversi anni - sottolinea - perchè discriminante e lesiva nei confronti delle persone transgender e non binarie.

Mettersi in fila in base al genere assegnato alla nascita costringe a coming out forzati che possono sfociare in situazioni di imbarazzo o disgusto, a causa delle quali molte persone sono portate a scegliere di rinunciare al voto».

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