Osnato: "Pedaggio? Bisogna pensarci bene"

È la Lega a guidare il fronte del no al pedaggio in tangenziale. Introdotto come ipotesi dalla finanziaria, il ticket per reinvestire capitali sulle grandi opere e nuove metropolitane ha già trovato una sponda nella Provincia e nell’assessore alla Mobilità della Regione («purché i soldi restino in Lombardia» ha sottolineato Raffaele Cattaneo). Ma il capogruppo milanese e europarlamentare del Carroccio Matteo Salvini assicura che «i milanesi pagano già più che a sufficienza per viaggiare in città e intorno. Non si dovrebbe prevedere nessun pedaggio, e neanche se gli incassi dovessero restare sul territorio». Per come la vede Salvini, capofila tra i nemici di Ecopass, «casomai dovremmo iniziare a ragionare sul togliere pedaggi, anziché introdurne di nuovi».
L’idea di far pagare le tangenziali per recuperare risorse che in tempi di crisi difficilmente arriveranno da Roma era già stata lanciata mesi fa dal presidente della Provincia Guido Podestà, con un polverone di polemiche a seguire. E allora si era ampiamente espresso (contro) il vicecoordinatore milanese del Pdl Marco Osnato, uno dei fedelissimi di La Russa. Che non ha spostato di un centimetro la sua posizione, anche se il fatto che ora a parlarne sia la manovra non gli lascia molti margini per sperare che questa volta non si passi dalle parole ai fatti. «Capisco le necessità di fondi per le infrastrutture espresse da Provincia e Regione - ammette Osnato - ma ci penserei a fondo prima di chiedere ulteriori sacrifici ai pendolari». E non si fa attendere la voce del Pd: il vicepresidente del consiglio regionale Filippo Penati dice «no a balzelli che colpiscono i redditi più bassi, la pesante crisi economica colpisce già le famiglie e indebolisce i redditi più bassi. Non è accettabile introdurre misure dirette indistintamente a tutti, ma che inevitabilmente danneggiano chi ha meno possibilità».
A favore invece il consigliere comunale del Pdl Fabrizio De Pasquale.

«È venuto il momento per i politici - sostiene - di prendere decisioni anche non facili ma lungimiranti, se far pagare le tangenziali può servire a realizzare grandi opere, avremo il tempo per farlo comprendere ai pendolari. Ma non vedo all’orizzonte altre finanziarie straordinarie, e anche chi parla di federalismo non capisco come non possa essere a favore».