Non solo un’attrice e una cantante, ma anche un’attivista e una maître à penser: Brigitte Bardot è un’icona assoluta non soltanto per gli amanti del cinema e della musica. Nel tempo ha infatti combattuto battaglie e si è schierata su posizioni fortemente politiche, amplificando così il suo personaggio pubblico a 360 gradi. “Sono rimasta vittima della mia stessa immagine - ha raccontato in un’intervista al Daily Mail - Mi ha imprigionato… Ma essere famosa in tutto il mondo mi ha aiutato, e continua ad aiutarmi, in tutte le mie battaglie”.
Le battaglie
Vegetariana ante-litteram, Brigitte Bardot difende i diritti degli animali dal 1962, schierandosi apertamente contro il consumo di cibi che provengano da un animale e soprattutto contro l’uso di pelli e pellicce. Nel 1986 ha messo all’asta i suoi gioielli per realizzare la “Fondazione Brigitte Bardot per il Benessere e la Protezione degli Animali”, con la quale si occupa della causa animalista.
Nel 2014, alla vigilia del suo ottantesimo compleanno, disse a Vanity Fair: “Il compleanno? Me ne infischio. Un evento che non cambia nulla nel mondo e neppure nella mia esistenza, ormai tutta dedicata a proteggere gli animali. Già cominciano ad arrivare i bigliettini di auguri. Mi mandano vecchie foto da autografare. Le guardo e penso: carina quella ragazza, ma non sono io. Quella vita lì, la vita dell’attrice non mi appartiene più”.
Come riporta un’intervista su Style, la sua prima grande battaglia fu nel 1977 contro la mattanza delle foche, per cui scrisse anche un libro per bambini. “Assistetti - ha spiegato BB nell’intervista - a sanguinosi massacri di piccoli cuccioli di foca bagnati nel loro stesso sangue e scuoiati, ancora vivi, delle loro pellicce. Mi fu chiesto di scrivere questo libro per bambini e accettai affinché i bimbi, una volta adulti, non perpetuassero questi massacri”.
La carriera
Brigitte Bardot ha interpretato oltre 50 film, tra cui alcuni della nouvelle vague, e cantato in diversi dischi. È accaduto tra il 1952 e il 1974, quando alla vigilia del suo quarantesimo compleanno ha annunciato il ritiro dal cinema. Ha vinto nel 1961 un David di Donatello per “La verità” e nel 1967 ha ricevuto una candidatura ai Bafta per “Viva Maria”. Ha lavorato con registi del calibro di Georges Lacombe, Steno, Roger Vadim, Henri-Georges Clouzot, Louis Malle, Jean-Luc Godard e molti altri. Tra il 1963 e il 2004 ha registrato cinque album in studio. Celebre - e sexy, dal punto di vista musicale - resta la sua collaborazione con Serge Gainsbourg, per cui scrisse “Bonnie and Clyde” e la celeberrima “Je T’Aime… Moi non plus”.
Brigitte Bardot: l'icona
Brigitte Bardot è l’immagine della forza e della grazia e non soltanto attraverso i suoi film. Basti pensare che un suo busto ha ispirato nel tempo una delle Marianne che hanno fatto capolino sui francobolli francesi di uso maggiormente comune. Le sue iniziali, BB, sono inequivocabili e tutti riconoscono il suo nome solo a leggere quelle due consonanti labiali.
Come un bacio, il nome Brigitte Bardot è però diventato forte come un pugno di ferro, lo stesso che l’attrice usa da sempre per la difesa dell’ambiente e, in particolar modo degli animali. “È un affetto incomparabile - ha detto su questi ultimi in un’intervista a Repubblica - Gli animali sono portatori di tutte le qualità che mancano agli uomini, senza averne i difetti”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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