Le cronache di questi giorni, quelle che ipotizzano lesistenza di una nuova P2, anzi di una P3, lo hanno a dir poco stupito. E Massimo Introvigne, sociologo, storico, fondatore e direttore del Centro studi sulle nuove religioni, è uno che di massoneria e dintorni se ne intende. Proprio per questo, dunque, la presunta P3 ipotizzata dai magistrati romani, in quanto associazione segreta a carattere massonico, non lo convince. «È unetichetta sottolinea che mi lascia perplesso. La P2, allorigine, nasce come loggia regolare, è dopo la nascita, per la particolare personalità del suo maestro venerabile, che diventa altro. Ma in questa presunta P3, se cè qualcosa, forse si tratta più di massoneria di cartapesta che di massoneria vera. Sarà una cricca, una lobby, ma non tutti i gruppi di pressione possono essere etichettati come massoneria».
Dunque secondo lei è una bufala?
«Io non posso entrare nel merito, anche perché non conosco assolutamente le carte processuali di questa vicenda. Ma da quello che ho letto sui giornali mi sembra che manchi quellelemento di carattere rituale che distingue unassociazione segreta tout court da unassociazione massonica».
Un elemento che esisteva invece nella P2.
«Sia chiaro un punto. Le logge di Propaganda di per sé sono logge regolari, che in Italia nascono in massima parte nel periodo post-unità. In questo quadro, al di là delle evoluzioni successive, anche la P2 nasce come loggia regolare. Gelli era un dignitario del Grande Oriente che poi ha usato la fiducia delle persone per altro. Ma in questa nuova inchiesta manca, o almeno non è stato reso noto, il legame con la massoneria principale. E se manca questo, se non ci sono lelemento rituale, il percorso iniziatico, la pretesa anche posticcia di legarsi a riti dei fratelli massoni nati in Inghilterra nel 1717, non possiamo parlare di massoneria».
Le logge massoniche, dunque, hanno caratteristiche specifiche. Eppure in Italia ogni volta che si ipotizzano trame oscure ecco che spunta lombra della massoneria, più o meno deviata...
«È un problema antico. Nell800 lo scrittore siciliano Luigi Capuana diceva che era una bugia dire che tutti i massoni sono farabutti, ma che era vero invece che nel mondo tutti i farabutti sono massoni. Comunque, nellessere sempre legata alle trame oscure, la massoneria italiana qualche colpa ce lha. Perché sin dalle sue origini, già allepoca di Crispi, è stata coinvolta in scandali, delitti, storie di collusioni».
Ma se le logge hanno regole precise come si può etichettare come massoneria una lobby, una cricca, un gruppo di pressione?
«Questo è un altro problema legato alla nostra normativa. In Italia qualsiasi organizzazione può dirsi massonica senza averne diritto e non accade nulla. In Inghilterra non succede, sarebbe un reato. È per questo che, dal secondo dopoguerra in poi, sono nate una miriade di organizzazioni che si chiamano massonerie.
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