Le pagelle di Sanremo: quarta serata

Dalla bacchetta Adriano: "Torna a cantare, c...". Anche il comico Alessandro Siani si mette a predicare. E la Ferilli fa a pezzi Lois Armstrong

Le pagelle di Sanremo: quarta serata

PRIMA FILA
Avete notato che bella gente occupa le poltrone di prima fila del teatro Ariston a Sanremo? Avete vi­sto quanti papaveri e papere si divertono, applau­dono, ridono, si compiacciono, partecipano? So­no i baroni della Rai Tv, dirigenti,commissari,pre­sentatori, conduttori, maschi e femmine ma non in quota pari. Ai grandi eventi musicali inglesi, ti­poil memorial per lady Dianaa Wembley, i reali di Buckingham,William and Harry,figli di lady Spen­cer, non stavano in prima fila ma nella tribunetta a fianco del palcoscenico, perché i posti d’onore, la prima fila, va a chi paga il biglietto o a chi ama davvero la musica e non alle facce di bronzo o ab­bronzate del sistema nostrano. Ma sono loro gli organizzatori, ribatte l’avvocato difensore. E allo­ra? Si accomodino in galleria,guardino iltutto dal­l’alto in basso come loro abitudine. Viene annun­ciato, per questa sera,che dieci fortunati abbona­ti potranno trovare posto «nelle prime file».Al plu­rale. Voglio vederli:un valdostano,due veneti, un emiliano, un laziale, un umbro, un campano, un leccese e due calabresi,voglio proprio vedere do­ve li piazzeranno. Voto: 0-

IL VERBO
Manca all’appello da martedì notte. Era an­nunciato per ieri mattina in sala stampa. Niente. Era sospirato per la serata di ieri, fisi­camente sul palco. Ariniente. È stato fotogra­fato dietro i vetri di una finestra, come il Pa­pa o un cittadino ai domiciliari. È stato se­gnalato lungo i lidi rivieraschi. L’uomo venu­to da se stesso ha messo in circuito la voce che si sarebbe appalesato via web, come un messaggio dalla grotta, senza il kalash­nikov o il bue e l’asinello ma con molti re Ma­gi pronti a consegnargli oro e incenso, sulla mirra si può discutere. C’è, non c’è? Dubbio amletico, fino all’ultimo secondo l’ansia ha percorso tutto il Paese per l’apparizione, an­che se in Rete, del Verbo. A proposito di ver­bo, a congiuntivi e «consecutio» come siamo messi? Voto: 3 /4

DALLA LUCIO Commovente, emozionante, paff bum, un tuf­fo in fondo al cuore! Non dico soltanto del suo modo di dirigere Carone e di accompagnarne la voce el’in­terpretazione di «Nanì», dico delle sue parole riservate al Celentano Adriano e tenute sotto coperta, nei titoli, da tutti i giornali. Le riporto te­stuali: «ma è inusuale un can­tante che s’improvvisa socio­logo e per cinquanta minuti tie­ne in ostaggio l’Ariston quando fa­rebbe bene a cantare e basta». Bene, bravo, bis. Voto: 10

DUETTI STRANIERI Quarantadue brani,tra introduzione, canzoni rein­terpretate e originali, ascoltato il meglio della musi­ca del secolo, da Sinatraa Morricone, passando da Rota a Moroder,dai Queen a Donaggio, da Battisti a Murolo e via andare. Ma nemmeno una nota no­­stalgica per Celentano. Clamorosa dimenticanza? Errore di scaletta? O, forse, verità minore? Forse di chi crede si tratti di un fenomeno mondiale? Ai«po­ster » l’ardua sentenza. Voto: 100

FERILLI SABRINA La Roma è in crisi ma pure l’ex spogliarellista scu­dettata non è in serata «maggica». Esalta la Rai che le passa il salario con le fiction e poi distrugge Luigi Armstrong.Per fortuna le note musicali sono sette edunquenon si può sbagliare oltre.Ma ,domandi­na da dieci centesimini, che roba è stata la sua partecipazione? Voto: 3

SIANI ALESSANDRO Cabaret puro, risate immediate, nessuna volgarità, roba buona e fresca, il pubblico se la spassa, il rimmel si squaglia sulle scollatu­re delle damazze, le panze dei con­sorti o compagni si gonfiano di risa.

Poi Siani decide di celentanizzarsi e si butta sul predicozzo, Nord eSud,vival’Ita­lia, come Benigni lo scorso festival, al posto del­la bandiera stavolta c’è una barca, remiamo e avanti Savoia. Immancabile applauso oceanico e addirittu­ra ovazione del pubblico in piedi, detta standing ova­tion che, di solito sioffre ai fuoriclasse. A Sanremo è prevista dal copione. Voto: 7

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