Palermo, maxi confisca al ras della sanità siciliana Beni per oltre 800 milioni

Duro colpo al patrimonio di Michele Aiello. Confiscati i beni riconducibili all’ex imprenditore della sanità: polo oncologico di Bagheria, 8 imprese edili e 6 sanitarie, la società che gestisce la Bagheria Calcio, edifici e auto

Palermo, maxi confisca 
al ras della sanità siciliana 
Beni per oltre 800 milioni

Palermo - Duro colpo di scure sul patrimonio dell’ex imprenditore della sanità Michele Aiello. Questa mattina i carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno proceduto alla confisca di tutti i beni riconducibili a Michele Aiello. L'imprenditore attualmente è detenuto perché condannato in secondo grado a quindici anni e sei mesi di reclusione. E' stato infatti ritenuto responsabile dei reati di associazione di tipo mafioso, corruzione continuata e truffa aggravata. I fatti sarebbero stati commessi tra il 1997 e il 2003.

L'ordinanza del gip Aiello era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carece il 4 novembre del 2003. L’ordinanza, ai sensi del 416 bis, era stata emessa dal giudice per le indagini preliminari al tribunale di Palermo perché l’imprenditore era ritenuto strettamente legato al gruppo di comando di Cosa nostra che faceva capo all’allora latitante Bernardo Provenzano. Secondo l’ipotesi accusatoria, poi confermata in giudizio e sviluppata sulle basi delle investigazioni condotte dal nucleo investigativo del reparto operativo dell’arma, Aiello aveva contato, in tutto l’arco della propria crescita imprenditoriale, nata nel settore edile e poi ampliatasi esponenzialmente in quello della sanità, sulla sostanziale situazione di monopolio assicurata dall’appoggio dei vertici dell’rganizzazione criminale, la quale aveva anche investito ingenti somme di denaro nelle molteplici attività imprenditoriali facenti capo all’imprenditore bagherese.

Gli accertamenti patrimoniali L’odierno provvedimento trae origine dagli accertamenti patrimoniali eseguiti dalla 5ª Sezione del nucleo investigativo del reparto operativo che riguarda beni, stimati per un valore di circa 800 milioni di euro, irrevocabilmente giudicati tra le disponibilità economico-imprenditoriali dell’uomo, tra cui il polo oncologico di eccellenza "Villa Santa Teresa", a Bagheria, una struttura da 108 posti letto; 8 imprese operanti nel settore edile in territorio siciliano, 6 imprese del settore sanitario, la società che gestisce la Bagheria Calcio, edifici, appartamenti, ville, terreni, autovetture, imbarcazioni, polizze vita e magazzini.

All’interno del medesimo provvedimento il Tribunale ha disposto, inoltre, a carico di Michele Aiello, l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di 2 anni e 6 mesi

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