Scatta l'allarme: l'acqua non è potabile in molte zone della città

"Niente acqua", lo prevede un'ordinanza firmata dallo stesso sindaco Leoluca Orlando per la città di Palermo che in una successiva nota spiega: "Nessun allarme, atto dovuto"

Scatta l'allarme: l'acqua non è potabile in molte zone della città

"Non potabile e non adatta per l'uso umano" l'acqua distribuita in un'ampia area di Palermo sarebbe non conforme agli standard previsti dalla legge a causa della presenza di solfati e alluminio. Un'ordinanza firmata oggi dal sindaco, Leoluca Orlando, sulla base di alcune analisi effettuate lo scorso 25 febbraio dall'Azienda sanitaria provinciale, infatti, vieta "fino a diversa comunicazione" l'utilizzo delle acque distribuite dai serbatoi Petrazzi Alto e Basso per il consumo umano e, in particolare: "come bevanda; per le imprese alimentari; per la reidratazione e ricostituzione di alimenti; per la preparazione di alimenti e bevande in cui l'acqua costituisca ingrediente o entri in contatto con l'alimento per tempi prolungati; per le pratiche di igiene personale che comportino ingestione, anche se limitata, di acqua come ad esempio il lavaggio dei denti e del cavo orale".

E in effetti andando a verificare la veridicità della notizia c'è un'ordinanza sindacale (la n.27 del 6 marzo 2020) che dispone il non utilizzo dell'acqua per alcune zone della città a causa della presenza di indici di inquinamento nel serbatoio Petrazzi. È vietato l'utilizzo dell'acqua del rubinetto per cucinare, lavarsi i denti o comunque tutte quelle azioni che portano all'ingestione dell'acqua. È possibile utilizzarla per fare una doccia o per lavarsi le mani. Le zone interessate sono: Lungomare Cristoforo Colombo, Mondello, Partanna Mondello, Zen, Marinai Alliata, Giusino, Castelforte, Pallavicino, Villaggio Ruffini, Lanza di Scalea, San Lorenzo, Villa Adriana, Sottorete 5 Libertà, Cruillas, Badia, Strasburgo, Lazio, Leoni, Fante, Resuttana, San Lorenzo, Cruillas, Santuario, Sottorete 11 Noce Uditore.

L'Amap, l'azienda municipalizzata del comune di Palermo che ha in gestione l'erogazione dell'acqua in città, ha voluto anche precisare che ha aumentato "la clorazione delle acque in rete che sono costantemente monitorate ed i recenti controlli analitici effettuati, non hanno evidenziato criticità. Di seguito all’invio dei nuovi rapporti di prova, da parte dell’Asp 6, saranno assunte le conseguenti determinazioni". Il sindaco Leoluca Orlando con una nota inviata poco fa ha voluto chiarire che: “la firma dell’ordinanza è un atto dovuto di fronte ad una nota formale inviata dall’Asp di Palermo all’Amministrazione comunale, ma tutti i dati relativi alla qualità dell’acqua distribuita in città ne confermano la potabilità e la qualità per uso umano".

In data 25 febbraio, i tecnici dell'Asp di Palermo hanno infatti eseguito alcuni prelievi in uscita dai serbatoi “Petrazzi” che alimentano, con altri, la rete idrica della città. Dalle analisi, i cui risultati sono stati trasmessi ad Amap il 28 febbraio, sono risultate alcune presenze superiori a quelle consentite per solfati e alluminio ed altri agenti inquinanti. Secondo il Comune, l'Amap si è immediatamente attivata per la verifica della usabilità dell’acqua per uso umano, anche con interventi di maggiore clorazione, monitorando costantemente fino al 5 marzo e lungo tutta la rete di distribuzione interessata la qualità dell’acqua. "Specialmente in una situazione di già grave nervosismo legato alla situazione sanitaria del paese – dichiara il Sindaco – è auspicabile che da parte di tutti e soprattutto da parte dei soggetti istituzionali vi sia la massima collaborazione per non alimentare psicosi di alcun genere. L'Amap controlla l’acqua distribuita in rete ogni singolo giorno, cosa che non avviene per tanti altri soggetti che vendono acqua presunta potabile. Sono certo che nessuno in Amap si sognerebbe mai di distribuire acqua non di qualità.

Allo stesso tempo mi aspetto che l’azienda curi con maggiore attenzione la propria comunicazione, non essendo possibile che suoi uffici diffondano notizie parziali che generano allarme nella popolazione", conclude il numero uno di Palazzo delle Aquile.

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