Aggredito,malmenato con violenza affinché riconoscesse di aver commesso un “errore” e non commetterlo più. È questa la spedizione punitiva perpetrata ai danni di un giovane di 16 anni “reo”di aver commentato una foto ad una ragazzina di 13 anni con due cuori.
Siamo a Capaci, in provincia di Palermo e, quello che doveva essere un banale commento di apprezzamento ad un post pubblicato sui social, si stava trasformando in una tragedia: la vittima ha rischiato di perdere un occhio per le aggressioni subite. Chi è stato l’aggressore? Il padre del fidanzatino della ragazza destinataria del commento. L’uomo, un palermitano di 33 anni, non avrebbe digerito le emoticon sotto quella foto.
La vicenda ha avuto inizio lo scorso mese di gennaio. La ragazzina era assieme al fidanzatino, suo coetaneo, quando ha deciso di pubblicare una sua foto nel profilo della pagina Instagram. Ebbene, tra i vari commenti e “mi piace” ricevuti poco dopo, hanno fatto seguito anche due cuoricini e la frase “latina loca” ad opera del 16enne. Un apprezzamento tipico tra i giovani, i quali spesso, usano poche parole accoppiate alle emoticon per esprimere la loro approvazione.
È bastato questo per fare esplodere la gelosia del fidanzatino della ragazza. Il giovane non ha esitato a scrivere qualche messaggio al 16enne manifestando il suo disprezzo per quei messaggi. Ne è nato un botta e risposta tra i due che però, dopo un po’ è finito. Sembrava che con quei messaggi, il 13enne avesse placato la sua collera. Ed invece no. Non solo la sua gelosia continuava ad accrescersi, ma veniva anche fomentata dalle parole del padre che non aveva ancora digerito quei due cuori. Dunque è stata organizzata la spedizione punitiva nei confronti del 16enne.
Il padre del ragazzino, ha quindi contattato al telefono l’autore dei cuoricini chiedendogli un incontro, rassicurandolo allo stesso tempo che si trattasse di un modo per chiarire in tranquillità quanto fosse accaduto qualche giorno prima. All’appuntamento, fissato in un noto centro commerciale del luogo lunedì scorso, l’uomo non si è presentato da solo ma con il fratello e con il figlio “offeso” . Qui, dopo alcuni parole scambiate, il 16enne è stato aggredito con diversi calci e pugni. La vittima, avrebbe anche sbattuto la testa a terra a causa della spinta del fidanzatino geloso che lo avrebbe anche minacciato di ritorsioni qualora avesse raccontato tutto alla polizia o ai carabinieri.
Il 16enne, accompagnato da un amico rimasto inerte dalla paura, ha fatto giusto in tempo a scappare. Poi però, una volta lontano, si è reso conto di non avere con se il cellulare e il portafoglio. Ha quindi deciso di tornare indietro per cercare i suoi effetti personali e lì ha trovato ancora i suoi aggressori che hanno continuato a picchiarlo.
La vittima è stata trasportata in ospedale in codice rosso rischiando di perdere un occhio. Il 33enne è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di lesioni aggravate da futili motivi e dalla minore età della vittima.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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