Due fratelli se le stavano dando di santa ragione in mezzo ad una strada. E, appena hanno visto i carabinieri che erano intervenuti sul posto, si sono scagliati proprio contro i militari. L'episodio è accaduto a Gazzi, quartiere periferico di Messina. Qui i carabinieri hanno arrestato due fratelli, S.C. di 23 anni e L.C. di 35 ani, volti già noti alle forze dell'ordine per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Qualche giorno fa sul numero di emegernza del pronto intervento arrivava una segnalazione di una rissa in corso. A quel punto una pattuglia del nucleo radiomobile, si è recata sul posto, nello storico quartiere Gazzi della cittadina messinese.
I militari, così, si accorgevano di due uomini, poi identificati come fratelli, che se le stavano suonando di santa ragione in mezzo la strada. Nononstante la presenza dei carabinieri, i due fratelli continuavano la lite tentando di colpirsi reciprocamente, strattonandosi e spintonando anche i militari che li hanno bloccati ed arrestati per resistenza. I carabinieri hanno bloccato L.C. mentre era in possesso di un coltello da cucina con una lama lunga 12 centimetri utilizzato per minacciare il fratello. Inoltre i militari hanno accertato che S.C. aveva frantumato il parabrezza dell’autovettura del fratello. Il coltello è stato sequestrato e i due fratelli sono stati arrestati e sottoposti al regime degli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni. All’esito dell’udienza di convalida, il giudice del Tribunale di Messina ha convalidato l’arresto eseguito dai carabinieri e ha applicato a L.C. la misura cautelare degli arresti domiciliari e a S.C. quella dell’obbligo di firma presso la polizia giudiziaria.
Gli arresti dei due fratelli si inseriscono in un più ampio contesto di controllo del territorio effettuato dai carabinieri di Messina nei giorni scorsi. Complessivamente, oltre ai due fratelli, sono finiti in manette altre due persone. Il primo arresto riguarda V.Q., 30 anni, messinese. I militari, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Messina–ufficio esecuzioni penali, hanno arrestato il giovane perché condannato in via definitiva per il reato di detenzione a fini di droga. Un reato commesso a Messina nel 2011. L’uomo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria è stato trasferito presso il carcere di Barcellona Pozzo di Gotto in provincia di Messina dove dovrà scontare la pena di 2 anni e 1 mese di reclusione.
Un altro arresto, sempre in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla procura della Repubblica di Messina–ufficio esecuzioni penali, è stato eseguito sempre dai Carabinieri del messinese, in particolare della stazione di Bordonaro. A essere arrestato, L.C., 26 anni messinese, già sottoposto agli arresti domiciliari per il reato di detenzione a fini di droga.
A seguito dei controlli effettuati presso il domicilio dell’uomo, i militari dell’Arma hanno accertato la violazione delle prescrizioni imposte dalla misura di detenzione domiciliare. Pertanto l’uomo è stato trasferito presso la locale casa circondariale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.