"Basta stare con Salvini. La posizione che ha assunto Silvio Berlusconi nei confronti del leader della Lega è legittima, ma non è consona al mio passato e alle mie idee. Fondo un mio partito". Parole di Gianfranco Micciché, presidente dell'Ar della Regione siciliana. Peccato che Micciché abbia dimenticato che un partito tutto suo già lo ha fondato. Era il luglio 2011. Lo stesso Micciché annunciava la nascita di Grande Sud. E con questo partito si presenta alle elezioni regionali in Molise di ottobre 2011 a sostegno del candidato di centrodestra Angelo Michele Iorio; nella tornata elettorale ottiene 11.755 voti (il 6,53% del totale) ed elegge 2 consiglieri regionali.
Quasi un anno dopo, ad agosto del 2012, Miccichè annuncia la candidatura a governatore della Sicilia. È una sorta di ripicca e contrasto al Partito della Libertà, visto che era "saltato" l'accordo nell'area del centrodestra legata alla candidatura dell'ex presidente della Provincia di Catania Nello Musumeci. Nel 2013 Micciché "torna a casa" e Grande Sud rientra nella coalizione di Silvio Berlusconi. Una cosa che non è gradita a molti.
Ora Miccichè ci riprova. E al quotidiano Il Mattino annuncia di voler lanciare un partito per il Sud: "Basta stare con Salvini - dice Micciché - È malsana questa idea di costruire questa fantomatica "Casa degli italiani". Con chi la andiamo a fare? Con un partito che dice di essere sovranista e poi rema contro l’Italia"? Poi dice a Berlusconi: "Se Salvini davvero vuole stare con noi, voti in Europa per la commissione di Ursula von der Leyen visto che Forza Italia immagino si schiererà a favore. L’Italia e soprattutto il Sud non possono permettersi di andare allo scontro frontale con l’Unione europea".
La sua fedeltà a Berlusconi è chiara: "Non tradirò mai Berlusconi - dice - e non lo farò nemmeno questa volta. Ma sono pronto a rilanciare un nuovo Grande Sud che faccia gli interessi dei meridionali". Nessuna chiarezza su come sarà il nuovo Grande Sud: "Chiamerò a raccolta tutti i politici meridionali - dice Miccichè - Non mi interessa sapere se dentro ci saranno i gialli, i rossi o gli arancioni". Ma mai con Renzi: "Lui è bravissimo e nel confronto Tv con Salvini mi è piaciuto, ma non capisco quali sono le sue proposte. Il suo partito farà fatica e chi va appresso a Renzi, lo dico simpaticamente, mi pare un fesso".
Infine, sulla tempistica del suo nuovo progetto politico, il presidente dell’Ars spiega: "Aspetto qualche giorno, al massimo una settimana, voglio vedere cosa farà Salvini in Europa e se accetterà le nostre condizioni. Noi del Sud non possiamo stare con un partito anti-europeista".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.