Migranti, Orlando: "Da Salvini stiamo assistendo a sequestro di persona"

Nuovo affondo del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, contro il ministro dell'Interno Matteo Salvini in merito alla vicenda della nave Alex attraccata al porto di Lampedusa

Migranti, Orlando: "Da Salvini stiamo assistendo a sequestro di persona"

Lo scontro tra il sindaco di Palermo e il vicepremier continua, senza esclusioni di colpi. Prima per la Sea Watch, adesso per la nave Alex attraccata al porto di Lampedusa. "Da Salvini e dal governo ancora una violazione del diritto internazionale e della Costituzione col tentativo vano di bloccare il salvataggio di vite umane e di sabotare l'azione umanitaria", dice il primo cittadino di Palermo che non risparmia le critiche per chi sta portando a valutare una situazione che oggi ha "l'aggravante di quello che ha tutti i connotati di un sequestro di persona con naufraghi ed equipaggio della Alex bloccati a bordo". Ieri era la difesa di Carola Rackete oggi di tutto l'equipaggio della Alex. "Ma tanto si sa già - prosegue Orlando -: il capitano dei pavidi è pronto a nascondersi dietro l'immunità parlamentare. Per fortuna di tutti noi, c'è chi resiste e ci rende tutti ancora umani". Su Facebook, nella pagina di Mediterranea Saving Humans scrivono: "La barca a vela Alex di Mediterranea Saving Humans con 41 naufraghi a bordo ha appena attraccato al porto di Lampedusa. Non ci sono porti chiusi per l'umanità".

Sull'argomento è intervenuto anche il sindaco di Lampedusa Totò Martello. "Evidentemente il clima di tensione alimentato ad arte sui migranti, porta a interpretazioni forzate di alcune mie dichiarazioni. Questa mattina rispondendo ai giornalisti in merito alla situazione attuale sull'isola, ho sollevato un tema: il Centro di accoglienza è di nuovo sovraccarico. Ricordo che il nostro Comune non ha alcuna competenza in merito, sono altre le istituzioni che devono far sì che i migranti, una volta giunti sull'isola, restino nell'Hotspot non oltre il tempo previsto, che è di 24-48 ore, e quindi vengano trasferiti in strutture adeguate. Invece cosa succede? Si continua a ripetere che il porto di Lampedusa è chiuso quando invece gli sbarchi non si sono mai fermati: la maggior parte dei migranti raggiunge l'isola a bordo di piccole imbarcazioni che approdano lontano dalle telecamere, mentre si gioca una battaglia politica senza scrupoli sulla pelle delle persone che sono a bordo di navi delle Ong. Questa situazione sta esasperando il clima, sta portando a una mistificazione della realtà. Io l'ho sempre detto e lo ripeto: Lampedusa è un'isola che, per sua stessa collocazione geografica, ha una vocazione naturale all'accoglienza. E da parte nostra non si negherà mai un aiuto a chi è in difficoltà e ha bisogno di soccorso. Ma parallelamente a tutto questo - aggiunge - non si può abbandonare l'isola a se stessa, non si può giocare con i lampedusani e non si può - e non si deve in alcun modo - continuare a sfruttare il disagio dei nostri concittadini per puro calcolo politico o elettorale. Sono il sindaco di Lampedusa e Linosa, ho il diritto di essere messo nelle condizioni di potere amministrare e risolvere le esigenze quotidiane della mia comunità e ho il dovere di tutelarla da speculazioni politiche.

I nostri concittadini hanno bisogno di infrastrutture, di collegamenti efficienti, di servizi, di sostegno alla marineria. Ma tutto questo sembra non importare a nessuno. Poi, però, se chiedo anche che l'Hotspot venga gestito in maniera regolare nel rispetto di chi viene accolto, si accendono le polemiche e le strumentalizzazioni".

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