Prescrivevano diete ai loro pazienti, anche minorenni, pur non essendone abilitati. Erano riusciti anche a vendere loro degli integratori americani in sostituzione dei farmaci che le vittime assumevano per determinati motivi. Sono stati scoperti dalla guardia di finanza del comando provinciale di Palermo e denunciati. Sui loro beni è stato disposto anche un sequestro preventivo di diverse migliaia di euro.
Si tratta dei componenti di un’associazione palermitana e le indagini risalgono all’ottobre del 2018 nell’ambito dell’operazione “Light Diet”, quando l’attività investigativa condotta dai militari, aveva già consentito di sequestrare nel novembre del 2018 l’associazione denominata “Tra Sole e Luna – Amici della natura”. L’attività, in quel caso, era gestita da G.A., messinese di 69 anni. Lo studio in questione si occupava abusivamente di consulenze in campo dietetico e di nutrizione. Le indagini però non si sono fermate lì e sono andate avanti. Nel corso dei successivi accertamenti compiuti dalle fiamme gialle è stato possibile rilevare l’esistenza di un vincolo associativo, risalente almeno al 2013, tra lo stesso G,A. , i due suoi figli ed altre nove collaboratrici. Lo stesso vincolo era finalizzato a mettere in atto una truffa attraverso l’esercizio abusivo della professione di dietologo, nutrizionista e dietista.
Più di mille le persone vittime della loro truffa. I pazienti caduti nella trappola, hanno eseguito le prescrizioni che venivano per loro preparate. Tra loro anche una cinquanta minorenni. Questa la modalità per poter accedere ai piani alimentari “corretti”: si iniziava con il versamento della quota base, a titolo associativo, di 50 euro e, solo dopo, si poteva ricevere il piano alimentare personalizzato risultante da specifiche visite. Tra i pazienti, alcuni sono stati convinti ad assumere integratori alimentari di origine americana venduti dai truffatori col sistema del multi-level marketing. “Alcuni pazienti- dicono dalla guardia di finanza- hanno dichiarato di essere stati indotti addirittura a sostituire farmaci loro prescritti con gli integratori proposti dagli indagati”.
Vista la pericolosità dei reati e, visto il rischio imminente per la salute dei pazienti, l’autorità giudiziaria, nell’ambito delle indagini coordinate dalla procura di Palermo, ha disposto un decreto di sequestro preventivo di 135mila euro. Somma derivante dalle quote associative versate dai pazienti ma anche dalla vendita degli integratori. Il Gip, ha confermato il vincolo sulle somme sequestrate.
A dare esecuzione al provvedimento sono stati i finanzieri del gruppo tutela spesa pubblica del nucleo di polizia economico – finanziaria di Palermo. I responsabili dell’attività criminosa sono stati denunciati per i reati di associazione a delinquere, finalizzata alla truffa e all’esercizio abusivo della professione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.