Panico a sinistra Giorgia è favorita

Giorgia ha quota facile di 1,15 per il trionfo finale ma è alla pari con Olly che interpreta, guarda un po' gli scherzi della propaganda, Balorda nostalgia

Panico a sinistra Giorgia è favorita
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C'è una preoccupazione, quasi una fibrillazione che agita i pensieri di quelli che temono la fine della democrazia. Si potrebbe metterla giù così: ma se ri-vincesse Giorgia? Calma, in attesa delle politiche, qui trattasi di canzonette, così dicono gli exit poll di Sanremo, per i betting analyst (gli scommettitori), Giorgia ha quota facile di 1,15 per il trionfo finale ma è alla pari con Olly che interpreta, guarda un po' gli scherzi della propaganda, Balorda nostalgia. Non confondiamo il sacro con il diavolo, ognuno si tenga le Giorgie che si merita, perché il nome di battesimo può anche essere uguale e, altra coincidenza beffarda, festeggeranno l'onomastico nella serata ultima del festival, sabato 15, santa Giorgia vergine, ehm. Insomma, non confondiamo Meloni con Todrani, romane ma diverse, distanti, opposte, derby de noantre Garbatella-Monteverde. Ma poi c'è il resto e, infatti, alcuni fogli impegnati, si dice così quando appartengono alla sinistra, si sono affrettati a fare il punto, G ovviamente. L'artista ha già chiarito le impari opportunità, accadde dopo l'intervento della politica nell'ottobre del '18, sul palco di San Giovanni a Roma, quell'ego-tormentone «Io sono...» al quale la cantante, con elevata eleganza, commentò: «Anche io sono Giorgia, ma non rompo i coglioni a nessuno». Scongiurate le frantumazioni degli apparati di riproduzione, la frase trovò la replica della futura premier: «Trovo che la voce di Giorgia sia straordinaria, la ascolto volentieri, da sempre, senza essere costretta a farlo, così come lei non è costretta ad ascoltare me, se non le piaccio. È la democrazia, funziona così ed è bella per questo. Ma su una cosa io e l'artista siamo sicuramente diverse, se a me non piacesse la sua musica o la sua voce io non avrei bisogno di insultarla».

È la solita storia, cambiano i governi ma la musica resta la stessa. Proposta indecente, scena madre, sabato sera, colpo di teatro (Ariston), in prima fila l'una, sul palco l'altra, che vinca la migliore. Giorgia on my mind.

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