da Milano
Una delicata partita politica tra i due poli e allinterno dellUnione si gioca in queste ore sulla nomina del nuovo comandante generale dei Carabinieri. Il tema non è allordine del giorno del Consiglio dei ministri di oggi, ma è possibile che già stasera lArma abbia un nuovo vertice.
Il ministro della Difesa Arturo Parisi ha fretta. Con il sostegno discreto di Romano Prodi, intenderebbe nominare al più presto il generale Gianfranco Siazzu, ora alla guida del Comando Interregionale Pastrengo di Milano.
Il prescelto dovrebbe andare in pensione tra un mese, ma Parisi ha in mente di posticipare il meritato riposo, affidandogli un mandato di tre anni. E così venire incontro alle richieste (interne ed esterne allArma) di evitare un «incarico di transizione».
Ma non è detto che il ministro riesca a portare a termine il blitz. Da un lato, il Cocer chiede un comandante generale più giovane. Dallaltro, nel centrosinistra è in corso una guerra di posizione. Tra i più attivi oppositori ci sono i Ds e in particolare Massimo DAlema, al quale non va giù lidea che i prodiani mettano il loro cappello sulla Benemerita con unoperazione di forza. Tanto più dopo aver occupato, con un blitz più o meno analogo, il ministero della Difesa, dove DAlema avrebbe visto benissimo il fido Marco Minniti, poi finito a fare il viceministro allInterno.
Ma la Quercia non è sola a mettersi di traverso. E sulla questione trova una sponda nella Casa delle libertà. Perché il ministro della Difesa ha pensato bene di tenere il centrodestra alloscuro di tutta la partita. Vero che la nomina spetta al governo, ma il fair play e una prassi di «convivenza democratica» richiederebbero, sulla scelta dei vertici militari e di polizia, consultazioni informali tra gli schieramenti e scelte non sgradite allopposizione.
Prassi testimoniata dalla nomina dellattuale comandante generale dei Carabinieri, Luciano Gottardo, avvenuta ad opera del governo Berlusconi nellaprile 2004. Le cronache dellepoca riferirono di una generale soddisfazione da parte del centrosinistra. Dal presidente del Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza Enzo Bianco (Margherita) al capogruppo Ds Luciano Violante, non mancarono le manifestazioni di «apprezzamento», «grande soddisfazione», «vive congratulazioni».
Su questa base, ieri Sandro Bondi e Fabrizio Cicchitto (coordinatore e vice di Forza Italia) e Andrea Ronchi (portavoce di An) hanno aderito allappello al dialogo di Giorgio Napolitano per una sollecita elezione bipartisan dei membri della Corte costituzionale e del Csm. Ma non hanno mancato di chiedere lestensione della regola «alle altre nomine, pur di competenza governativa, come quella del comandante generale dellArma dei Carabinieri».
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