Quest'oggi alla Camera sono in corso le dichiarazioni di voto in merito al ddl che modifica il Codice rosso, ossia le procedure che si attivano quando una donna denuncia una violenza o una molestia. Il governo ha dimostrato fin dal suo insediamento di voler lavorare per stringere le maglie attorno alle donne per garantire tutela in ogni ambito in caso di maltrattamenti in famiglia, aggressioni sessuali e qualunque altro tipo di violenza, domestica e non.
Un nuovo tassello è stato aggiunto con il decreto legge approvato dal governo lo scorso luglio, che ora sta passando all'esame delle Camere. Prevede un'ulteriore ipotesi di avocazione delle indagini preliminari da parte del procuratore generale presso la Corte d'appello, che ricorre quando il pm, nei casi di delitti di violenza domestica o di genere, non senta la persona offesa entro tre giorni dall'iscrizione della notizia di reato. Il Senato l'aveva già approvata e ora è stata la Camera a dare il suo ok con 200 voti a favore, nessun nessun voto contrario e 61 astenuti, facenti parte del Partito democratico e di Avs.
Tra gli interventi per le dichiarazioni di voto c'è stato anche quello di Daniela Morfino, deputata del Movimento 5 stelle, che non è riuscita a trattenere le lacrime: "Io questo problema drammatico l'ho vissuto. Conosco bene il dramma che vivono queste donne. Questa legge non risolve il problema. Votiamo a favore ma se vogliamo davvero fermare questa tragedia bisogna fare molto di più". Numerosi applausi hanno scandito il suo lungo discorso che ha fatto leva anche sulle sue esperienze personali pregresse. "L'uomo deve capire che si deve fermare", ha aggiunto facendosi portavoce di un concetto base ma spesso ignorato.
"Non abbiamo nulla in contrario a definire meglio un aspetto già previsto dal Codice Rosso, per questo il Movimento 5 Stelle voterà a favore. Ma se vogliamo veramente affrontare questa tragedia, dobbiamo fare un lavoro molto più serio", ha aggiunto Morfino. Il governo non ha mai detto che questo sarà un provvedimento definitivo ma è un primo passo in quella direzione che dovrà essere seguita anche nei prossimi mesi e anni. "Le leggi che approveremo nelle prossime settimane potranno avere valida e concreta efficacia solo se spingeranno la società al cambiamento culturale.
Bisogna continuare ad aggiornare gli strumenti a nostra disposizione e affidarsi all'educazione e alla formazione scolastica: dobbiamo introdurre l'educazione affettiva e sessuale nelle scuole fin dalla tenera età", ha proseguito Morfino, sottolineando che questa non dev'essere una battaglia politica, ma che deve coinvolgere indistintamente tutto l'arco parlamentare se si vogliono raggiungere risultati soddisfacenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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