
Stop al disegno di legge Sicurezza. Il Senato ha sospeso, accogliendo la richiesta avanzata in tal senso dal gruppo FdI, l'esame del provvedimento, scatenando l'ira delle opposizioni. Il testo dovrebbe essere riproposto sotto forma di decreto legge. "Siamo alla sospensione della democrazia e ai giochetti parlamentari. Si è consumato un vero e proprio scippo ai danni del Parlamento. La destra di governo è senza ritegno", ha tuonato il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama. "La motivazione dei troppi emendamenti al dl Sicurezza non regge, sono il prezzo della democrazia".
"È normale si sospenda la discussione del disegno di legge fino all'esito della conversione in legge del decreto legge" in quanto l'argomento, misure per la sicurezza, "è lo stesso e i due rami del Parlamento non possono andare avanti sullo stesso argomento in contemporanea", ha detto intervenendo in Aula sull'ordine dei lavori il presidente dei senatori di Fratelli d'Italia, Lucio Malan. La decisione arriva dopo l’approvazione della Camera dei deputati e mesi di discussione in commissione al Senato.
Sulla decisione ci sono stati rilievi da più parti, come ha sottolineato Riccardo Magi di +Europa, che ha presentato una pregiudiziale di costituzionalità: " Il decreto Sicurezza è chiaramente illegittimo, lesivo delle prerogative del Parlamento" dato che "si compone di una varietà di disposizioni del tutto eterogenee, tratte per intero" dal disegno di legge sicurezza che è in discussione alle Camere dal gennaio 2024" e di cui, quindi, "non si capisce quale sia l'urgenza straordinaria. Il sopruso ai danni del dibattito parlamentare sin qui svolto - che pure non è stato privo di forzature - tradisce la chiarissima mancanza dei requisiti di necessità e urgenza, richiesti dall’art. 77 della Costituzione".
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