Parlano da democratici ma agiscono da talebani

Mi trovavo in Galleria Mazzini il giorno della visita a Genova del presidente Silvio Berlusconi e ho visto verso le 18 alcuni giovani un po’ esagitati. Credo che ciò che dovrebbe far pensare sia gli adulti sia, soprattutto, i «media», è il fatto che dei giovani italiani sentano la necessità di andare alla «guerra santa (ideologica)» caricati come sveglie manuali da «Iman»... che stanno dietro a fare il «software».
L’hanno fatto giorno dopo giorno...e poi.. la giovane manovalanza va avanti e non si vuole rendere conto che anche chi voleva andare ad un comizio al teatro Carlo Felice aveva il diritto di farlo ed aveva il diritto di camminare per la strada tranquillo e senza scorte di forze dell’ordine.


Troppi invece parlano di democrazia, pluralismo eccetera ma quando si tratta di applicare in concreto tali concetti si trasformano in talebani ideologici e assumono comportamenti discutibili; poi finché urlano, ma quando succede quello che ho visto a Milano in corso Buenos Aires l’11 marzo scorso, quando mi sono infilato in una boutique che chiudeva la «claire» e sono uscito dal retro, allora occorre cominciare a preoccuparsi perché la tolleranza può sconfinare nella complicità.
Saluti

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