Parola d’ordine: versatile, pratica e tanto efficiente

Monovolume e station wagon si alternano nei favori del pubblico, e questo è sicuramente un momento di netta prevalenza della «familiare». La sensazione è che oggi il concetto di wagon sia sostenuto dai riflessi positivi dell’immagine raffinata dei modelli di marchi prestigiosi che non hanno mai ceduto alla tentazione di partecipare alla gran corsa al monovolume di alcuni anni fa. A cominciare da Bmw, che ha segnato un picco assoluto di qualità e classe con le ultime wagon della Serie 5. Va detto, però, che il monovolume ha, a sua volta, risposto limitando la presenza nel segmento dimensionale superiore e sviluppando progetti sempre più raffinati e mirati a soddisfare con sempre maggiore puntualità le esigenze di funzionalità, versatilità e di comfort di una utenza molto più evoluta ed esigente rispetto a quella che decretò, anche in Europa, il successo dei grandi monovolume.
A Ginevra le due maggiori novità nel settore sono rappresentate da Seat Alhambra e dal concept Opel Zafira Tourer. Seat Alhambra è stata completamente rinnovata, sviluppata sull’eccellente pianale della Volkswagen Passat. Alhambra non è esattamente un monovolume compatto, con i suoi 4,85 metri di lunghezza, ma lo è come qualità dinamica dell’autotelaio, agile, preciso, scattante, con i suoi sette posti e la grande versatilità di utilizzo di una abitabilità molto generosa e con grande comfort. Molto puntuale la scelta delle motorizzazioni, che include le due esecuzioni più brillanti dell’ottimo del turbodiesel 2.0 litri da 140 e 170 cv, anche con cambio Dsg a 6 rapporti. La Opel Zafira Tourer prossima ventura ha grande finezza e personalità stilistica e a questa fa riscontro un interno di grande classe, raffinatezza esecutiva e ricchezza di dotazione. Giustamente l’abitacolo viene definito una «lounge» su quattro ruote, infatti ci sono anche i monitor posteriori per il sistema di entertainment. Sicuramente una proposta che potrebbe rilanciare alla grande l’immagine del monovolume. A ponte tra wagon e monovolume è certamente Chevrolet Orlando, un crossover che offre una attraente (anche nel prezzo) proposta di veicolo ad altissimo indice di versatilità. Honda rinnova completamente la Accord, la cui versione station wagon si presenta con dimensioni generose e una linea forte e molto elegante. Di alto livello l’esecuzione, sia degli interni, sia nei componenti, che includono gruppi ottici attivi e ruote fino a 18 pollici. Completamente rinnovato il turbodiesel 2.2, la cui potenza rimane a 150 cv, ma con emissioni e consumi drasticamente ridotti, come lascia intendere l’omologazione Euro 5 con soli 138 g/km di CO2. Hyundai rientra nella classe dimensionale D con una bella wagon. Hyundai i40 Sw ha linee slanciate e muscolose, sottolineate da nervature e scalfature.
Lunga 4,77 metri, Hyundai i40 propone una ben calibrata gamma motori, con un turbodiesel 1.7 disponibile in due livelli di potenza, 115 cv e 136 cv, ambedue omologati Euro 5. Tra gli aggiornamenti e le evoluzioni di modelli esistenti, molto rilevante è la nascita di Volvo V60 Hybrid, che rappresenta un’interpretazione innovativa del tema della propulsione ibrida poiché il sistema sviluppato dagli ingegneri della Volvo, che è del tipo plug-in con ricarica da rete elettrica urbana, mantiene ben separati i due sistemi di propulsione. Quello potenziato da motore termico, il turbodiesel T5 2.5 litri da 213 cv, agisce sulle ruote anteriori, quello elettrico, da 70 cv, scarica la sua robusta coppia (200Nm) sulle ruote posteriori.

Un avanzato sistema di gestione della potenza dà la possibilità di scegliere tra 5 programmi di utilizzo della potenza disponibile. In modalità elettrica pura, Volvo V60 Hybrid offre una autonomia di 50 chilometri, già adeguata a un impiego urbano rispettoso dell’ambiente.

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