Il caso Lusi, l'ex tesoriere della Margherita che ha intascato, nel corso degli anni, ben 13 milioni di euro del partito, ha sconvolto la politica italiana. Ora abbiamo la certezza che non è un caso isolato. Non si tratta di una facile battuta per ribadire che tutti i politici sono coinvolti. C'è un altro ex tesoriere che è rimasto implicato in un caso di appropriazione indebita: insomma, prendeva i soldi del suo partito. Si tratta di Pasquale Quinto, detto "Danilo", storico "cassiere" del Partito radicale. Lo rivela il settimanale Panorama domani in edicola. Quinto è stato "condannato poche settimane fa in via definitiva a dieci mesi di reclusione per appropriazione indebita aggravata e continuata".
Di cosa si tratta?
"Multe, bollette, centri benessere, ristoranti, hotel - prosegue il settimanale - queste spese personali venivano iscritte nel bilancio dei radicali come sopravvenienze passive da parte del tesoriere, per anni stretto collaboratore di Marco Pannella".
Cosa fa ora Quinto
"L'ex tesoriere radicale collabora con l'Osservatore Romano e con la diocesi di Bari, mentre i radicali hanno pronta una richiesta di risarcimento nei suoi confronti di 230 mila euro".
I radicali: l'abbiamo denunciato noi
Sulla vicenda interviene Maurizio Turco, tesoriere del Partito radicale: "Il nostro caso è l’unico nella storia della Repubblica che ha
visto arrivare prima il partito della magistratura. Ed ogni volta che la magistratura è arrivata si è trovata di fronte a dei partiti con dirigenti ingenui o distratti. Noi abbiamo controllato, appurato, denunciato".
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